mercoledì 17 dicembre 2014

Algeria, ospedali in tilt. Troppe circoncisioni durante il Ramadan





Algeria, ospedali in tilt. Troppe circoncisioni durante il Ramadan

Lo rivela un rapporto pubblicato sul sito della tv "Al- Arabya" . Mobilitati 3.500 medici specialisti

Gli ospedali dell'Algeria sarebbero letteralmente in tilt. La motivazione? Troppe circoncisioni.
E'questa la realtà che emerge da un rapporto, pubblicato sul sito della tv satellitare "Al- Arabiya", secondo cui, proprio in questi ultimi giorni di Ramadan, considerati "particolarmente propizi", le strutture ospedaliere dell'Algeria avrebbero registrato un boom di interventi di questo genere.

Complice dell'emergenza sembrerebbe anche il Ministero della Sanità che, proprio alcuni giorni fa, ha infatti diffuso una direttiva molto severa che vieta, nella maniera più assoluta, a medici di famiglia e ambulatori di effettuare il delicato intervento, autorizzando così soltanto i reparti di chirurgia degli ospedali. Il risultato: migliaia di famiglie, con i bambini in età di circoncisione, si sono riversati nelle strutture ospedaliere, costringendo così le autorità competenti a mobilitare ben 3.500 medici specialisti.

www.liberoquotidiano.it/index.html

Il Ministero, in tal modo, si augura di scongiurare tragedie come quella del 2005, quando, nella provincia di Costantina, a Est di Algeri, fu organizzata una circoncisione collettiva, durante la notte del Destino, il 27 del mese di Ramadan, in cui, secondo la tradizione, il Corano fu rivelato al profeta Maometto. Centinaia di bambini, in tale occasione, furono accompagnati in una scuola elementare per essere circoncisi, ma qualcosa andò per il verso sbagliato. 17 di loro subirono gravi amputazioni.

mercoledì 19 novembre 2014

Circoncisione in Marocco





La circoncisione in Marocco

Una musica allegra fatta da percussioni e trombe avvisa del passaggio di qualcuno…qualcuno di importante.. ti affacci alla porta e dal vicolo stretto e anonimo ti appare, come per magia, una scena da film, da racconto delle Mille e una notte. Un corteo di musicanti vestiti con candidi jellaba bianchi in testa alla parata, subito dopo uno splendido cavallo bianco bardato in oro e rosso con in sella un giovane uomo che stringe a se un infante, vestiti di bianco come la neve, in contrasto con la loro pelle scura. E poi un susseguirsi di bambini che cercano di arrivare per primi alle caramelle che vengono gettate dai due cavalieri. E poi ancora risa, urli e canti che coinvolgono prima tutta la strada, poi il quartiere intero. Questa è la circoncisione vista dal di fuori, ma non è mai una festa per il bambino. Praticata esclusivamente per ragioni religiose, la circoncisione concerne tutti i marocchini. Tecniche tradizionali e medicina moderna si dividono un mercato milionario, in nome del Corano.

Se bisogna cercare un denominatore comune a tutti i marocchini di sesso maschile, di sicuro é la circoncisione, salvo casi rari nessun maschio puo’ scappare. Moktar Bourak è un “Hajjam“, di padre in figlio, da generazioni. Una sorta di barbiere polivalente che pratica indifferentemente l’estrazione dei denti, i salassi e la circoncisione. Il “mestiere” l’ha appreso sul campo e, a 70 anni, riesce ancora a circoncidere i bambini ed averli come primi pazienti. Questo avviene a Derb Chorfa, quartiere popolare di Casablanca dove quasi tutta la popolazione maschile è passata tra le sue mani esperte.

I veri Hajjam vantano un punto di onore e professionalità dichiarando la disinfezione degli utensili, essenzialmente delle forbici, con acqua di Javel (comune candeggina da pavimenti). Dichiarano anche di effettuare visite post-operatorie e di prescrivere i medicinali, in caso di piccole complicazioni. Mai parlare però di anestesia, non è una cosa naturale! Il Sign. Bourak nel momento di massimo splendore della sua carriera riusciva a circoncidere anche 50 bambini in una sola giornata: questo succedeva negli anni ’80. “Le autorità in quel periodo organizzavano delle campagne di circoncisione in grande stile in occasione di feste nazionali o religiose“, racconta con un filo di nostalgia. A titolo di aneddoto: per valutare il lavoro di ognuno, il capo della corporazione degli Hajjama, a fine giornata, procedeva alla conta dei prepuzi tagliati per ogni Hajjam! Quell’età d’oro (!) non esiste più oggi e Mokhtar pratica raramente circoncisioni intensive e comunque sono sempre più rare. Questo da quando le autorità locali preferiscono inviare nelle zone rurali e disagiate medici e infermieri professionisti in questo tipo di operazione.

I marocchini preferiscono sempre di più rivolgersi al bisturi del chirurgo in ospedali pubblici. Il Dott. Abdellah Bouchta, specialista in chirurgia plastica e riparatrice dichiara che il prezzo é comunque accessibili, circa 70 Euro ad intervento e, nel caso di famiglie disagiate il prezzo scende a 18 euro, a condizione di presentare un certificato di indigenza. Ovviamente negli ospedali la tecnica cambia: visita preoperatoria, strumenti sterili, anestesia generale o locale secondo i casi. “Con un anestesia il bambino non si agita quindi è più facile procedere all’operazione ed evitare nel contempo complicazioni” sottolinea il Dott.Bouchta che condanna da sempre la circoncisione all’”antica”. Un chirurgo di una clinica privata di Marrakech tende a sottolineare quanto sia importante non sottovalutare il dolore e lo schock subiti dal bambino che, occasionalmente possono avere delle conseguenze psicologiche a lungo termine. Non è per niente che nella tradizione marocchina, la circoncisione è da sempre accompagnata da una grande festa, con musica e cavallo da parata per cercare di attenuare la sofferenza del bambino. Oggi comunque questa tradizione sta cambiando e i genitori, anziché pagare cavallo e festeggiamenti, preferiscono dare i soldi ad una clinica privata ( sempre più cara del cavallo ma a favore del bambino). L’intervento dura all’incirca 10 minuti ma non è mai un intervento banale, resta un atto medico che esige dei tecnici e una preparazione particolare. Il Dott. Lahbabi, chirurgo al Policlinico CNSS del quartiere Bernoussi di Casablanca attacca gli “Hajjama” con queste parole:” Gli Hajjama non sono in grado di far fronte a complicazioni serie, come emorragie o infezioni e, ancor prima di questo, non hanno nessun tipo di formazione nella pratica e nella assistenza medicale“. Pertanto la CNSS (Ente Mutualistico) come altre Assicurazione persistono nel non considerare la circoncisione come un atto medico ma come un rituale e, in effetti, questo intervento non è rimborsabile. La cosa più scandalosa rimane comunque il fatto che mai nessun Hajjam é stato perseguito dalla legge in caso di complicazioni gravi e decessi e ancor più scandaloso, riferisce un praticante laureato, che l’Ordine dei medici non ha mai fatto nulla contro questa aberrazione. Secondo le credenze, in quanto la Torah non è mai stata messa per iscritto, ma tramandata solo oralmente sino al 4 secolo d.c, Dio ordinò ad Abramo di circoncidersi a 99 anni. Dopo di lui i suoi bambini, iniziando da Ismaele, 13 anni, per finire con Isacco, 8 giorni di vita. Questa sarà la differenza di età che distinguerà il rito ebraico da quello musulmano, in materia di circoncisione. La pratica era già conosciuta nell’Arabia pre-islam, prima di essere ricondotta negli usi tradizionali islamici, anche se di tutto questo non vi è alcuna menzione di obbligo nel Corano.

L’uso tradizionale di accompagnare la circoncisione con una cerimonia è l’occasione per i genitori di mostrare all’entourage parentale che il loro bambino sta diventando uomo. Sempre più raro è vedere un bambino a cavallo davanti ad un ospedale o ad una clinica privata, pratica che nella caotiche città marocchina sta diventando impensabile a farsi!




FONTE: http://myamazighen.wordpress.com/2008/07/0...one-in-marocco/

martedì 11 novembre 2014

Male circumcision and hiv

2008 Oct;98(10):789-94.

Male circumcision and its relationship to HIV infection in South Africa: results of a national survey.

Abstract

OBJECTIVE:

To investigate the nature of male circumcision and its relationship to HIV infection.

METHODS:

Analysis of a sub-sample of 3 025 men aged 15 years and older who participated in the first national population-based survey on HIV/AIDS in 2002. Chi-square tests and Wilcoxon rank sum tests were used to identify factors associated with circumcision and HIV status, followed by a logistic regression model.

RESULTS:

One-third of the men (35.3%) were circumcised. The factors strongly associated with circumcision were age > 50, black living in rural areas and speaking SePedi (71.2%) or IsiXhosa (64.3%). The median age was significantly older for blacks (18 years) compared with other racial groups (3.5 years), p < 0.001. Among blacks, circumcisions were mainly conducted outside hospital settings. In 40.5% of subjects, circumcision took place after sexual debut; two-thirds of the men circumcised after their 17th birthday were already sexually active. HIV and circumcision were not associated (12.3% HIV positive in the circumcised group v. 12% HIV positive in the uncircumcised group). HIV was, however, significantly lower in men circumcised before 12 years of age (6.8%) than in those circumcised after 12 years of age (13.5%, p = 0.02). When restricted to sexually active men, the difference that remained did not reach statistical significance (8.9% v. 13.6%, p = 0.08.). There was no effect when adjusted for possible confounding.

CONCLUSION:

Circumcision had no protective effect in the prevention of HIV transmission. This is a concern, and has implications for the possible adoption of the mass male circumcision strategy both as a public health policy and an HIV prevention strategy.

mercoledì 22 ottobre 2014

Circoncisione 500.000 ragazzi morti o ospedalizzati





Half a million boys killed and hospitalised by tribal circumcision

Research published by the Commission for the Promotion and Protection of the Rights of Cultural, Religious and Linguistic Communities (CRL) claims that more than 500,000 boys have ended up in hospital since 2008 after being subjected to traditional circumcision practices.

The South African media has also revealed that circumcision has killed more than 500 boys in the Eastern Cape region of the country in the past eight years, with the toll reaching 528 last month.

Traditional circumcision is seen as a rite of passage into manhood in some tribal communities. Boys face huge social and cultural pressure to take part in these dangerous rituals and males who haven’t been circumcised are not considered to be real men and face being ridiculed and ostracised.


Circumcision schools have become death traps
In the Eastern Cape of South Africa, boys attend initiation schools where they spend several weeks in the mountains during the circumcision season. “The initiation schools are seen by many as death traps for young people,” said the Reverend Dr Wesley Mabuza, Chair of CRL’s Rights Commission. “The South African society is being confronted with issues that force it to re-examine its ways of doing things”.

South Africa isn’t the only country where traditional circumcision practices are increasingly being recognised as a social problem. In Kenya, men from tribes who don’t practice circumcision are chased and rounded up by members of the Bukusu tribe and forcibly circumcised. Elsewhere, in Australia, the safety of ritual circumcision became a topic of public debate when three boys were airlifted to hospital after being injured in an aboriginal initiation ceremony.



African boys killed by circumcision in UK

The social and cultural acceptance of male circumcision as a legitimate practice places boys in African families all over the world at risk. High profile incidents of African boys being subjected to forced circumcision in the UK include Goodluck Caubergs who died aged just 27 days old after being circumcised by a midwife and Angelo Ofori-Mintah who died aged 28 days old after being circumcised by a Rabbi. Last month we also reported the story of a trainee doctor who divorced her African-born husband after he had their son circumcised without her consent or knowledge.

Those campaigning against male circumcision in South Africa, like the group NOCIRC-SA are currently in a minority. Groups like CRL are not opposed to the ritual, but are focussed on reducing the obvious risks.

CRL Chairperson, Thoko Mkhwanazi-Xaluva said: “We cannot have mothers lose their boys up there and be told only when the other boys come back. At this rate [the practice] is going to die of natural causes because….people are scared of taking their kids to initiation schools.”




FONTE: www.inside-man.co.uk/2014/08/20/hal...l-circumcision/

martedì 21 ottobre 2014

Verruche pene circoncisione

Harefuah.

[Verrucous carcinoma of the penis].

Korczak D, Siegel Y, Lindner A.


Abstract

Malignant tumors of the penis are rare, and constitute only 1% of all tumors in males.

The disease is more common in the black population of the USA

Verrucous carcinoma, often called giant condyloma acuminata, constitutes a subgroup of squamous cell carcinoma of the penis.

The first description was by Buschke in 1925, and was followed by that of Loewenstein in 1939. The tumor is usually limited to the penile glans and does not invade lymph nodes. We present a 44-year-old Arab with verrucous carcinoma treated by partial amputation of the penis. He had been circumcised 11 years previously. During 18 months of follow-up there was no recurrence.



J Am Acad Dermatol.

Penile verrucous carcinoma in a 37-year-old circumcised man.

Kanik AB1, Lee J, Wax F, Bhawan J.

Department of Dermatology, Boston University School of Medicine, MA 02118-2145, USA.

Abstract

Squamous cell carcinoma of the penis is almost exclusively a lesion of older men. It represents about 1% of cancers in men in the United States. Verrucous carcinoma is an uncommon variant that accounts for only 5% to 16% of all penile squamous cell carcinomas. We describe penile verrucous carcinoma in a 37-year-old white man who had been circumcised in infancy. To our knowledge this is the first case report of verrucous carcinoma in a circumcised man without any predisposing penile anatomic abnormalities.

martedì 30 settembre 2014

Sesso maschile





Sesso, in aumento le ricostruzioni dell'organo maschile

ROMA - Sesso maschile, sono in aumento in Italia le ricostruzioni chirurgiche dell'organo e dei genitali esterni: sia quelle legate ad un intervento per la presenza di malformazioni che per una malattia.

«Un incremento - spiega Andrea Tasca, direttore dell'unità operativa di Urologia dell'ospedale San Bortolo di Vicenza al congresso della Società italiana di urologia a Firenze- dovuto soprattutto alla maggiore capacità di intercettare i casi.

Parliamo anche di tumore che può essere affrontato con il bisturi e ricostruito. Ma la conoscenza della prevenzione è ancora bassa». Un maschio su tre apprende le proprie conoscenze sulla disfunzione erettile dalla tv, giornali o internet, contro il 12% dei pazienti colpiti da ipertrofia prostatica che più spesso chiedono al medico o al farmacista. In entrambi i casi c'è un 10% di pazienti che non sa che oggi esistono terapie semplici e molto efficaci per la proroa malattia.

E' quanto emerge dall'indagine condotta dal nuovo Osservatorio pianeta uomo promosso dalla Società italiana di urologia su 1000 over 40 per studiare l'impatto della disfunzione erettile e dell'ipertrofia prostatica benigna sulla qualità della vita. La ricerca presentata a Firenze dimostra «come sia indispensabile - avverte Vincenzo Mirone, segretario generale della Siu - che questi argomenti vengano discussi in modo da fugare paure e dubbi, così da restituire la serenità all'uomo. E' importante perciò che lo specialista diventi il tutor del paziente. Infatti, se i pazienti vengono seguiti e sostenuti dal medico, sono soddisfatti dell cure e non le abbandonano».



FONTE: http://www.leggo.it/SOCIETA/SANITA/sesso_o...ie/925471.shtml

lunedì 29 settembre 2014

Africani praticavano Fgm e circoncisioni a bambini

Mutilazioni sui bimbi caccia alla banda

OLIO per i motori delle auto usato per circoncidere i neonati o per praticare le infibulazioni sulle bambine. E' inquietante lo scenario che emerge dall' indagine della Direzione distrettuale antimafia su un gruppo di nordafricani che avrebbe organizzato un traffico di uomini e donne sino alle coste italiane. Intercettando i componenti dell' associazione, gli agenti della squadra mobile, coordinati dal sostituto procuratore Giuseppe Scelsi, hanno scoperto come l' abitudine di circoncidere i bambini sia stata praticata con formee strumenti rudimentali e improvvisati. Come l' olio per i motori delle auto appunto.
Le conversazioni sono eloquenti, chiare per gli investigatori.

AL TELEFONO i trafficanti di uomini e donne, destinate alla prostituzione, parlano degli interventi cui devono essere sottoposti i più piccoli: la circoncisione per i maschi, l' infibulazione per le donne. Si mettono d' accordo sul costo delle operazioni che vengono eseguite clandestinamente. Fanno riferimento all' engine oil, l' olio per i motori delle auto, usato durante gli interventi a cui i piccoli pazienti vengono sottoposti. Ora gli agenti della Mobile stanno cercando di capire dove sia la base operativa dell' organizzazione, di accertare cioè se le sale operatorie clandestine siano state allestite a Bari o in altre città italiane. L' indagine che ha permesso di far luce sul fenomeno è nata da alcuni accertamenti su un gruppo di donne nigeriane, costrette a prostituirsi. E ha portato alla scoperta anche di una strage che, nel marzo scorso, si sarebbe verificata nelle acque tra le coste africane e quelle italiane. Al telefono, i trafficanti si sono rimpallati le responsabilità del naufragio di due barconi sui quali viaggiavano circa 600 immigrati.

Ora i nuovi particolari sulle mutilazioni, sull' utilizzo di olio per il motore delle auto, di sostanza e strumenti inadeguati per operazioni su piccoli pazienti. Come quelli usati, nel luglio del 2008, per circoncidere il bimbo nigeriano di due mesi e mezzo, morto dissanguato a Bari. A sottoporlo all' operazione, in una casa fatiscente di viale Japigia, un giovane immigrato di 28 anni, ospite in quel periodo del centro di permanenza di Palese. Per circonciderlo usò una lametta da barbae come anestetizzante olio di cocco e di palma. Il piccolo morì, dissanguato, dopo alcune ore. (g.d.m.)


FONTE: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...html?ref=search


domenica 28 settembre 2014

Infibulazione, escissione, FGM in Italia





Infibulazione, 35mila bambine mutilate in Italia

La società multiculturale non garantisce i diritti delle donne

Trentacinquemila bambine sottoposte a mutilazioni genitali in Italia. E altre 3mila rischiano, nonostante una legge, entrata in vigore nel 2006, punisca severamente quella pratica in uso fra le comunità originarie del dal Corno d'Africa, del Mali o dell'Egitto. Ma l'Italia non ha finora firmato la Convenzione del Consiglio d’Europa per prevenire e combattere la violenza contro le donne e la violenza domestica. Il parlamento europeo stima che 500mila donne e bambine residenti in Europa portino su di sé le conseguenze permanenti dell'infibulazione e che altre 180mila siano a rischio ogni anno. Sono cifre impressionanti, ma nulla di fronte ai 140 milioni di donne mutilate nel mondo, al ritmo di 6mila ogni mese.

È uno fra i tanti contributi portati sul nostro territorio nazionale dall'ondata migratoria. Il confronto con "il diverso da noi" ci arricchisce, affermano i sostenitori della società multiculturale. Peccato che, in occasione della Giornata mondiale contro le mutilazioni genitali femminili, che ricorre ogni 6 febbraio, non si siano fatti sentire in molti. Amnesty International ha lanciato un video che chiede ai leader europei di fermare il fenomeno. Molto spesso infatti, secondo la denuncia dell'organizzazione umanitaria, le bambine vengono portate all’estero durante le vacanze estive e costrette a subire la mutilazione dei genitali, garanzia del loro status sociale e della loro idoneità ad andare in spose. Pur se alcuni stati membri dell’Unione europea si sono dotati di leggi e politiche in materia, c'è ancora ampia disparità tra Stato e Stato. Insomma la società multiculturale non riesce a garantire i diritti delle donne e dei minori.




FONTE: http://www.liberoquotidiano.it/blog/997185...utilate-in.html

venerdì 26 settembre 2014

Detenuto rischia di evirarsi tentando la circoncisione



Detenuto rischia di evirarsi tentando la circoncisione

Si tratta dell’uomo che dopo 15 anni ha confessato l’omicidio del riminese Max Iorio. Sta scontando la pena nel carcere di Parma

Rimini - Il 38enne Zoran Ahmetovic - l’uomo che dopo 15 anni ha confessato l’omicidio del riminese Max Iorio e che sta scontando la pena a 16 anni di reclusione nel carcere di Parma - ha rischiato di evirarsi tentando di circoncidersi. Il 38enne, reo confesso, ha ammesso l’omicidio solo nel gennaio 2011, dopo 14 anni dall’assassinio (19 marzo 1997) avvenuto nell’appartamento del dipendente comunale in via Santa Chiara, dopo una notte di sesso e stupefacenti.

La tentata circoncisione che ha fatto rischiare al detenuto un’emorragia sarebbe stata giustificata da 'motivi culturali' ed e’ avvenuta il 14 giugno: in una lettera, datata 20 giugno e ricevuta oggi dal difensore Cinzia Bonfantini, Ahmetovic si dice pentito e di aver imboccato la strada della fede.

Inoltre manda un messaggio alla famiglia della sua vittima e dà indicazioni precise, compreso la chiesa dove recarsi, per perdonarlo.




Tratto da: http://qn.quotidiano.net/

mercoledì 24 settembre 2014

Uomini circoncisi con la forza





Men stripped naked and circumcised by force in Kenya

Twelve men from the Luo, Turkana, Iteso and Luhyia communities in Kenya were ambushed, stripped naked and forced to undergo circumcisions over the weekend.

According to kenyan-post.com, the men were forced to undergo the procedure after their wives complained that they were not as good in bed as circumcised men.

The circumcisions took place in public with no anaesthesia or other methods of pain reduction.

The 12 men were then given some money for treatment and healthy meals to help them heal faster after the procedure.

‘These people have been engaging us in many arguments including competing with us for women yet they are boys and that is why we decided to transform them into men so that they can be worth competing and arguing with us. We are also telling those who have not undergone the cut to do so because it is a good thing you saw how women celebrated it,’ Peter Kariuki, one of the men who carried out the ritual, was quoted saying.

One of the wives of the 12 men reportedly told a local radio station that she was a happier woman now that her husband had been circumcised.

'We are happy with the move to have such men cut because uncircumcised men are dirty and do not perform well in bed and thus we are sure their wives will now enjoy their marriages, Anne Njeri said.

Meanwhile of 50 uncircumcised men from around the villages are said to have taken refuge at a nearby police station out of fear of being ambushed like their counterparts.




FONTE: http://www.sowetanlive.co.za/news/africa/2...-force-in-kenya

martedì 23 settembre 2014

Neonato morto per la circoncisione assolto l'algerino

Neonato morto per la circoncisione assolto l'algerino

ASSOLTO per non aver commesso il fatto dai giudici della Corte d'appello di Bari, Eghaghe Eraborebi, il nigeriano di 30 anni, accusato di aver provocato nel luglio 2008, al quartiere Japigia di Bari, la morte di un neonato di due mesi, per emorragia durante un intervento di circoncisione.

L'uomo, accusato dalla mamma del bimbo, poi scomparsa, era stato condannato in primo grado a tre anni di reclusione per omicidio colposo.

martedì 9 settembre 2014

Cheloidi pene bambino e circoncisione

La formazione di cheloide sul pene è dovuta essenzialmente alla circoncisione


Can Urol Assoc J. 2013 Sep-Oct;7(9-10):E618-20. doi: 10.5489/cuaj.408.

Management of pediatric penile keloid.

Yong M1, Afshar K, Macneily A, Arneja JS.

cuaj-9-10-e618f1

Abstract

Keloids are abnormal scar tissue growths that extend beyond the original area of injury, occasionally occurring post-surgery. Risk factors for keloids include skin trauma, infection, prolonged wound healing and individuals of certain ethnicities. Keloid formation on the penis, however, is a rare occurrence even among circumcised males, and can produce both aesthetic and functional complications. We document the tenth patient in the literature, to our knowledge, to present with a keloid of the penis.

www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24069110

Le conseguenze di questa anomalia possono essere catastrofiche a meno che sia diagnosticato esattamente.

Cheloide [Medicina generale]
Definizione: Cicatrice con abnorme proliferazione di tessuto fibroso sproporzionato rispetto all'insulto iniziale

Int Urol Nephrol. 2006;38(3-4):609-11. Epub 2006 Nov 16.

A complication after circumcision: keloid of the penis.

Erdemir F1, Gokce O, Sanli O, Kadioglu A, Parlaktas BS, Uluocak N, Kilicaslan I.


Abstract

Keloids are benign hyperproliferative growths of dermal collagen that usually result from excessive tissue response to skin trauma. Although benign, they may be seen as a painful and/or pruritic lesions. A 15-year-young boy was admitted to our clinic with an enlarged scar and pain on the penis for about 1 year after a routine circumcision operation. Complete surgical resection of the lesion was done and histopathological examination revealed keloid of the penis.

Tra le complicazioni più frequentemente riportate, vengono citati: lacerazioni; skin bridges ("ponti" che si creano tra la parte non rimossa del prepuzio e la corona del glande); infezioni; meatiti (infiammazioni dell'apertura esterna dell'uretra, da dove fuoriesce normalmente l'urina); necrosi del glande; ritenzione urinaria; stenosi meatica (restringimento dell'apertura esterna dell'uretra); emorragie; perdita di sensibilità del pene. A lungo termine, le complicazioni legate alla circoncisione possono causare affezioni dell'epidermide, incurvamento del pene dovuto ad un'ablazione asimmetrica, cicatrizzazione macroscopica, deformazione e perdita progressiva di sensibilità del glande, erezioni dolorose, sanguinamento della cicatrice durante i rapporti sessuali prolungati, necessità di stimolazione eccessiva e dolorosa per raggiungere l'orgasmo.

Complicanze circoncisione

- Edema e gonfiore, in genere limitato alle prime due settimane dall’intervento

- Infezione della ferita chirurgica, prevenibile con adeguata profilassi antibiotica e accurata medicazione della ferita chirurgica

- Setticemia

-Infezioni del meato

- Cicatrizzazione anomala ed esuberante della ferita (cheloide)

domenica 7 settembre 2014

Circoncisione rituale maschile



Circoncisione rituale maschile, a rischio gli interventi fatti in clandestinità

Al contrario dell’infibulazione, la circoncisione rituale maschile è una pratica chirurgica che in Italia, purtroppo, non costituisce reato: eppure spesso è eseguita clandestinamente da personale non medico, con il rischio di insorgenza di complicanze.

Questo il tema di un convegno organizzato a Padova dall’Ordine dei medici con l’Associazione medica ebraica Italia. Anche in Italia la circoncisione maschile «rappresenta un fenomeno emergente in seguito alla presenza di minoranze straniere che per motivi religiosi, tradizionali, culturali o profilattici sottopongono neonati, bambini o adolescenti all’operazione» spiega Maurizio Benato, presidente dell’Ordine di Padova e vicepresidente Fnomceo.

Sotto il profilo legale, nelle culture che praticano la circoncisione rituale religiosa (ossia comunità ebraica, aderenti all’Islam e minoranze etniche africane) questo intervento è «un atto tradizionale di devozione che può essere oggettivamente ricondotto alle forme di esercizio del culto garantite dall'articolo 19 della Costituzione» precisa Benato, che aggiunge: «solo quando la circoncisione è motivata da ragioni terapeutiche o profilattiche deve essere realizzata da un medico». La circoncisione dei neonati ebrei può infatti essere eseguita anche da altre persone, competenti e responsabili della corretta effettuazione, oltre che rispettose di igiene e asepsi.

Se la circoncisione rituale è però richiesta per un bambino o un adolescente (caso frequente tra gli aderenti all'Islam) o per un adulto «l’operazione va assimilata a un vero e proprio piccolo intervento chirurgico e quindi deve essere effettuata da un medico».

Infatti le circoncisioni eseguite clandestinamente, non da medici esperti, senza idonei strumenti e garanzie di igiene, asepsi e assistenza, sono pericolose. Non essendo l’intervento a carico del Ssn, afferma Benato, accade che cittadini ebrei o statunitensi trovano presidi e strumenti finanziari adeguati per eseguire senza difficoltà l’intervento, mentre molte famiglie immigrate disagiate ricorrono a pratiche tradizionali in casa, esponendo il bambino a gravi rischi. Per arginare il problema, sono stati avviati progetti pilota in Piemonte, Liguria e Friuli Venezia Giulia, volti a garantire interventi eseguiti da personale qualificato.

mercoledì 3 settembre 2014

Ambulatorio per la circoncisione rituale





Coccia (Lista Tidei): “Bene l’apertura dell’ambulatorio per la circoncisione rituale”

Il candidato della Lista Tidei, Marco Coccia, saluta la presentazione del servizio identificando in esso un’azione propulsiva a favore dei diritti

“Apprendo con estrema soddisfazione l’apertura di un ambulatorio per la circoncisione rituale maschile”, dichiara Marco Coccia, esponente della Lista Tidei, che prosegue: “l’azione della Asl RMF, pur svolgendosi nell’area sanitaria, va al di là del puro e semplice carattere medico, venendo incontro alle esigenze delle persone di religione islamica ed ebraica che hanno il pieno diritto di poter vivere in accordo con le loro convinzioni religiose.

“Oltretutto - prosegue Coccia – l’ambulatorio farà si che la pratica della circoncisione avvenga legalmente in un ambiente idoneo, facendola uscire dalla clandestinità, evitando il ricorso a pratiche improvvisate, potenzialmente pericolose. Mi preme però evidenziare, di questa lodevole iniziativa, il carattere propulsivo per quel che concerne la sfera dei diritti individuali e collettivi, di cui la libera professione religiosa è parte integrante.”

Conclude Coccia: “Il mio impegno è per fare di Civitavecchia una città dei diritti. Spero di poter sostenere, come amministratore, molte azioni come quella della ASL RM F, che danno lustro al nostro territorio”.




FONTE: http://www.terzobinario.it/coccia-lista-ti...e-rituale/34452

venerdì 29 agosto 2014

Asl Roma apre un ambulatorio per Circoncisione rituale





Circoncisione, l’Asl Roma F apre un ambulatorio per l’operazione rituale

La struttura è la prima del suo genere nel Lazio ed è stata attivata per evitare il ricorso a presìdi clandestini pericolosi per la salute

Negli scorsi giorni a Civitavecchia è stato inaugurato il primo ambulatorio pubblico del Lazio dedicato all’effettuazione della circoncisione rituale. La struttura si rivolge, almeno per il momento, alla popolazione maggiorenne di religione ebraica o mussulmana. Le prestazioni vengono erogate in regime di intramoenia prenotando la visita attraverso il tradizionale Cup regionale.

“Questo un altro importante tassello dell’apertura culturale – ha dichiarato Giuseppe Quintavalle, direttore generale dell’Asl Roma F che il nostro personale ha intrapreso da oltre un decennio, con l’avvio operativo dei primi ambulatori distrettuali multiculturali in collaborazione con l’Amsi (Associazione Medici Stranieri in Italia). Questa ultima iniziativa, caldeggiata dai cittadini espressione di varie componenti etniche presenti sul nostro territorio, sancisce il diritto ad effettuare anche questo genere di prestazioni presso una struttura sanitaria pubblica, in piena sicurezza ed evitando tutte le possibili complicanze da interventi chirurgici effettuati in clandestinità senza misure igieniche e sanitarie adeguate”.

Un traguardo, quindi, che è stato possibile raggiungere grazie alla collaborazione prestata da tutte le persone, associazioni o strutture coinvolte nel problema. “Si tratta – ha spiegato Foad Aodi presidente dell’Amsi (Associazione medici stranieri in Italia), di Co-mai (comunità del mondo arabo in Italia) e fondatore di Uniti per unire – del primo presidio a offrire un servizio di questo tipo. Siamo arrivati a questo traguardo dopo cinque anni di richieste e tentativi di accordo ma siamo particolarmente soddisfatti perché da ora in poi sarà possibile evitare che le persone si rivolgano ad ambulatori clandestini che, oltre a chiedere cifre esorbitanti per effettuare la circoncisione anche più di 1000 euro, praticano l’operazione in condizioni igieniche non controllate né controllabili dalle autorità sanitarie ufficiali".

La necessità di una struttura pubblica di questo tipo è giustificata, infatti, anche da motivi di precauzione. "Calcoliamo - aggiunto Aodi - che almeno il 30 per cento delle circoncisioni che viene effettuato ogni anno avvenga senza nessuna garanzia di sicurezza. Siamo contenti anche del clima di collaborazione tra culture diverse che ha caratterizzato la fase preperatoria all'apertura dell'ambulatorio e che ha visto la collaborazione di arabi ed ebrei all'insegna della concordia. Nel prossimo futuro speriamo di poter avviare un’attività simile anche presso l’ospedale San Camillo-Forlanini di Roma ma che venga dedicato alla circoncisione dei bambini”.


La procedura prevede queste tappe:

Primo contatto:◾ Presso gli sportelli CUP dell’Ospedale “San Paolo” di Civitavecchia in Largo Donatori del Sangue, 1 – Tel. 0766.591546, per un appuntamento per visita “Circoncisione Rituale Maschile”.


Giorno della visita chirurgica:
◾ Regolarizzazione amministrativa della prestazione di che trattasi presso la Cassa CUP con pagamento della tariffa omnicomprensiva (visita chirurgica ed atto operatorio), concordata con le Comunità, a totale carico del cittadino pari ad € 213,00;
◾ Richiesta, se necessario, di eventuali esami diagnostici direttamente dal chirurgo che effettua la visita;
◾Consegna del consenso informato, tradotto, che sarà riconsegnato firmato per accettazione il giorno dell’intervento
◾ Appuntamento per l’atto operatorio (di pomeriggio o di sabato mattina).


Giorno dell’atto operatorio:
◾ Esibizione della ricevuta di pagamento effettuato prima della visita chirurgica;
◾ L’intervento sarà eseguito presso la sala operatoria sita al 5 piano dell’Ospedale S. Paolo da parte di una equipe formata da: Chirurgo Dott. Luca Belardinelli o Dott. Sergio Paladini De Mendoza, medico Anestesista disponibile per eventuali emergenze e l’infermiere professionale Stefano Fanali;
◾ Controllo postoperatorio per 2 ore circa e dimissione a domicilio.




FONTE: http://www.bussolasanita.it/schede.cfm?id=...razione_rituale

venerdì 22 agosto 2014

Infibulazione a figlie, arrestata coppia





Infibulazione a figlie, arrestata coppia

(ANSA) - PERUGIA, AGO 2014- Sono stati arrestati per lesioni personali aggravate dai carabinieri, due coniugi nigeriani residenti in un piccolo comune della provincia di Perugia che, stando all'indagine dei militari scaturita da un segnalazione della locale Asl, avrebbero fatto sottoporre le loro due figlie minorenni alla pratica dell'infibulazione. L'intervento potrebbe essere stato eseguito fuori Italia, ma il reato ha riguardato persone (le figlie della coppia) nate e residenti nel territorio italiano.

Hanno fatto sottoporre le figlie, di quattro e dieci anni, all'infibulazione, una mutilazione dei genitali, e per questo marito e moglie di origine nigeriana ma residenti in un piccolo centro della provincia di Perugia sono stati messi agli arresti domiciliari dai carabinieri. Concorso in lesioni personali aggravate il reato ipotizzato a loro carico. L'indagine coordinata dal sostituto procuratore perugino Massimo Casucci sta ancora cercando di delineare i contorni della vicenda. I due coniugi avrebbero comunque ammesso con gli investigatori di avere sottoposto le figlie alla pratica nel corso di un viaggio in Nigeria. Sono stati però arrestati in quanto le bambine sono nate e residenti in Italia.

La legge numero sette del 9 gennaio del 2006 - hanno ricordato gli stessi investigatori - ha infatti introdotto un articolo specifico per le pratiche di mutilazioni degli organi genitali femminili. Prevedendo la reclusione da quattro a 12 anni per chiunque in assenza di esigenze terapeutiche la cagiona. Gli accertamenti dei carabinieri del comando provinciale di Perugia - guidato dal colonnello Angelo Cuneo - sono stati avviati dopo una normale visita delle figlie della coppia presso un medico di una Asl fuori dall'Umbria. E' stato lui ad accorgersi delle mutilazioni e a rivolgersi ai servizi sociali che a loro volta hanno allertato i militari.

Secondo gli investigatori, i coniugi sono "sicuramente soggetti a condizionamento geografico-culturale". I due risiedono comunque regolarmente in provincia di Perugia dove lavorano. Entrambi sono risultati incensurati. Una famiglia "ben inserita" nel territorio sociale e integrata con esso. Tra i particolari ancora da chiarire quando sia stata praticata l'infibulazione. Per questo le indagini continuano "con il massimo impegno" per arrivare a chi ha materialmente eseguito la pratica. Anche se, come detto, questo è avvenuto all'estero. "L'infibulazione è di fatto la peggior forma di mutilazione del corpo femminile" ha spiegato Saverio Arena, ginecologo dell' ospedale di Perugia. La donna viene generalmente sottoposta alla pratica "da piccola e poi così presentata al futuro marito". "Il danno è una forte menomazione della donna - ha spiegato ancora il dottor Arena - e ad essa si associa una grande compromissione della sensazione di piacere".
 


FONTE: http://edintorni.net/related/service/redir...e_condanne.html

mercoledì 20 agosto 2014

Mutilazioni genitali femminili e Islam





Mutilazioni genitali femminili secondo le indicazioni del califfo Abu Bakr al-Baghdadi

La jihad del sesso e le mutilazioni genitali femminili come propaganda per attirare nuovi miliziani combattenti.

Nonostante l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite abbia adottato una risoluzione volta a porre fine alle mutilazioni genitali femminili, il califfo Abu Bakr al-Baghdadi ha deciso di adoperare la circoncisione femminile, che consiste nella rimozione parziale o totale dei genitali esterni nel territorio che pretende di controllare.

Questo è solo l'ultimo atto del discusso e fuori dal tempo califfo, che ha deciso di riportare al medioevo il suo territorio. La motivazione principale riguardo l'ultima sua idea, è che questo servirà a salvare dal peccato le ragazze. Secondo fonti arabe, nei giorni scorsi la sorte sarebbe toccata a 28 ragazzine, e l'intento è di estendere la terribile mutilazione su tutte le ragazze e le bambine che abbiano la sfortuna di abitare in quelle terre.

Questo in un periodo storico dove, grazie alle campagne dell'Onu e dell'Unicef, si sta lentamente riducendo il numero delle donne che hanno subito la barbara operazione, ma sono ancora un numero assurdo. Sembra siano addirittura 125 milioni in 29 Paesi africani e mediorientali ad averlo subito. Però quello che preoccupa in questo momento sembra essere la controtendenza, dopo tanto lavoro delle organizzazioni internazionali, di queste pratiche abbinate ad un Paese uscito da poco da una guerra e dove si sta risvegliando il potere religioso fondamentalista grazie all'autoproclamatosi califfo dello Stato Islamico dell'Iraq e del Levante.

Eppure questa sua crociata contro le donne non sembra essere legata così tanto al sesso, in quanto secondo le sue indicazioni, molte ragazze vengono convinte a diventare spose dei partecipanti alla jihad islamica, con brevi contratti matrimoniali, onde allietare, specie se arrivate vergini, fino a varie decine di miliziani. Le ragazze vengono importate da vari Paesi arabi, primo fra tutti la Tunisia, e dopo rapporti con anche un centinaio di uomini, tornano in patria malate o con i frutti di questi contratti di matrimonio facenti parte della Jihad del sesso. Non ci rimane che sperare che la comunità internazionale faccia qualcosa per portare un po' di pace in quell'angolo del pianeta, dove ormai da troppo tempo si susseguono personaggi che arrivano al potere silenziosamente, provocando poi danni a livello sociale ingentissimi.




http://it.blastingnews.com/cronaca/2014/07...i-00113537.html

martedì 19 agosto 2014

Circoncisione, bambini, stenosi del meato

J Pediatr Urol. 2011 Oct; 7 (5): 526-8. doi: 10.1016 / j.jpurol.2010.08.005. Epub 2010 Sep 18 anni.

Incidenza di stenosi del meato nei bambini dopo la circoncisione neonatale.

Joudi M 1 , Fathi M , Hiradfar M .

OBIETTIVO:
Determinare l'incidenza di stenosi del meato dopo la circoncisione neonatale.
PATIENTS AND METHODS:
Male children (5-10 years old) who had been circumcised during the neonatal period and presented at our pediatric clinic for reasons other than urinary complaints were examined and interviewed regarding urination problems.

RISULTATI:Dei 132 casi, 27 (20,4%) hanno avuto una grave stenosi del meato (diametro <5 F). Ispessimento della vescica e idronefrosi bilaterale (pyelocaliceal) sono stati trovati in tre casi (11,1%), and a voiding cystourethrogram was performed to reveal vesicoureteral reflux (VUR). Un paziente ha avuto II grado RVU nel suo rene destro e un altro di grado III nel suo rene sinistro; un altro paziente aveva II grado RVU in entrambi i reni.

CONCLUSIONI:
E’ importante seguire, controllare ed esaminare i genitali di ogni bambino sottoposto a circoncisione durante il periodo neonatale, per valutare se presenta o meno un’infezione del meato (o una stenosi).
Journal of Pediatric Urology Company.


Clin Pediatr (Phila). 2006 Jan-Feb;45(1):49-54.
Incidence of meatal stenosis following neonatal circumcision in a primary care setting.
Van Howe RS.
Department of Pediatrics, Michigan State University College of Human Medicine, Marquette, Michigan, USA.
Abstract

The objective of this study was to prospectively document the incidence of meatal stenosis in boys. The study included a consecutive sample of boys whose visit with the physician included a genital examination in a private primary care pediatric practice in rural northern Wisconsin. Meatal stenosis was diagnosed in boys from 1.94 to 12.34 years of age. The diagnosis was made in 24 of 329 circumcised boys who were Tanner I development and older than 3 years of age (7.29%, 95%CI=4.48-10.10%). Nearly all required meatotomy to resolve their symptoms. All of the boys with meatal stenosis were circumcised neonatally (exact OR=3.54, 95%CI=0.62-infinity). The ratio of circumcised boys to noncircumcised boys in this study provided 80% power to demonstrate a 21.4% difference in the incidence of meatal stenosis between circumcised and noncircumcised Tanner I boys 3 years and older. Meatal stenosis may be the most common complication following neonatal circumcision. Stenosi del meato è la complicazione più comune dopo la circoncisione neonatale. The frequency of this complication and the need for surgical correction need to be disclosed as part of the informed consent for neonatal circumcision. A careful meatal examination is indicted in any circumcised boy with abdominal or urinary complaints.



NZ Med J. 111 (1060): 57-8.

Circoncisione e stenosi del meato: 12 anni di esperienza

Upadhyay V 1 , Hammodat HM , Pease PW .

OBIETTIVI: Studiare e valutare l’incidenza di stenosi del meato nei bambini e neonati sottoposti a circoncisione.

METHODS:
A total of 50 patients were studied. These patients had meatotomy performed to treat meatal stenosis. All the patients had circumcision during the neonatal period or in the nappy age. Meatal stenosis was defined as change in the appearance of the delicate lips of the urinary meatus, with loss of elliptical shape to a circular shape because of fibrosis or scarring, with visually apparent narrowing. Patients with this appearance and no symptoms, but who had presented with a hernia, undescended testes or some other unassociated condition and had meatotomy were for the purpose of this study classed as the incidental group. Patients who were symptomatic and had the meatal stenosis as defined above were classed as the symptomatic group.

RESULTS:
Sixteen patients (total n = 50) had the diagnosis of meatal stenosis made incidentally. Thirty four patients, (68% of the total treated by meatotomy) presented to the clinic, being symptomatic due to meatal stenosis. The median age at presentation of the symptomatic group was 48 months (range 3 months-13 years) following circumcision. In all the symptomatic patients meatotomy alleviated the symptoms. All the operated patients were seen between one to three months following the operation and discharged.

CONCLUSIONE:
Stenosi del meato è riconosciuta come la complicazione più comune della circoncisione neonatale.

mercoledì 6 agosto 2014

Circoncisione, metodi alternativi per la cura della fimosi





Circoncisione, metodi alternativi per la cura della fimosi

Troppo spesso alcuni argomenti sono filtrati da tabù e stereotipi di tutti i tipi, e per questo motivo, per quanto si possa cercare di reperire informazioni, la nostra conoscenza è sempre limitata. Prova ne sono i vari luoghi comuni sulla pratica della circoncisione, da noi conosciuta principalmente per essere una tradizione della religione ebraica, alimentata dall’immaginario creato dai film. Effettivamente questa è una prassi abituale per gli ebrei, visto che all’ottavo giorno di vita i neonati devono essere circoncisi secondo la legge ebraica.

Questa pratica naturalmente non è utilizzata soltanto dagli ebrei, tutt’altro. La circoncisione è molto diffusa nei paesi islamici, negli U.S.A., in Africa e nel Sud-Est asiatico. In Europa, Sudamerica, Africa del Sud, e gran parte dell’Asia è una pratica molto infrequente.

La circoncisione non è praticata solo per ragioni religiose, tribali o estetiche, ma soprattutto per casi di natura soltanto medica. Ma cos’è realmente?

Si tratta di circoncisione quando si esporta chirurgicamente dal pene il prepuzio. Un semplice intervento utilizzato per la cura di una patologia che colpisce molti uomini: la fimosi, il restringimento dell’orifizio del prepuzio che impedisce al glande di essere scoperto completamente e autonomamente.

Anche se c’è molta poca informazione, questa affezione colpisce tantissimi individui di senso maschile, può essere congenita, oppure contratta da adulti, solitamente in seguito a qualche brutta infezione. Per quanto concerne ai bambini, è comprovato che si risolve entro il quarto anno di età nel 90% dei casi, senza il bisogno di ricorrere alla chirurgia.

Nelle situazioni più serie, l’intervento di circoncisione è d’obbligo. In attesa dell’operazione è raccomandata una terapia prescritta da uno specialista in urologia. La fimosi non è assolutamente da sottovalutare, perché il caso può diventare peggiore col passare del tempo, causando lesioni notevoli. Bisogna ad ogni costo superare la discrezione di partenza ed ogni imbarazzo e rivolgersi ad un medico.


La fimosi va individuata nel momento in cui è allo stadio iniziale, quando è possibile seguire una terapia con l’applicazione di pomate e farmaci direttamente sulla parte interessata.

La fimosi è una disfunzione che può essere superata e guarita, ma visto che colpisce un’area delicata come quella dei genitali, può avere delle conseguenze gravi, soprattutto per quello che riguarda il punto di vista psicologico, soprattutto nei maschi adulti. Eccetto casi molto seri, le funzionalità sessuali restano intatte, ma potrebbe cambiare l’approccio con l’altro sesso che può risultare più difficile e soprattutto più imbarazzante.

In caso di fimosi grave, come si svolge l’intervento?

Negli uomini adulti l’operazione è svolta in day hospital, in anestesia locale, non rendendo necessario il ricovero. Dopo l’intervento di circoncisione, e la conseguente asportazione del prepuzio contenente l’anello cicatriziale anelastico, sono applicati i punti che si riassorbono naturalmente nel tempo di due o quattro settimane. Essendo una zona molto delicata è fondamentale avere prudenza con le medicazioni, infatti, anche se è possibile svolgere le mansioni quotidiane come camminare o guidare, è sempre raccomandabile per evitare al massimo il sopraggiungere di infezioni, un periodo di riposo. Dopo circa 30 giorni è possibile riprendere l’attività sessuale senza particolari seccature.

Esistono però metodi meno invasivi che consentono il trattamento della fimosi senza essere costretti a ricorrere alla circoncisione, come quelli proposti da Phimostop. Con l’utilizzo dei tuboidi, dei dispositivi medici che se applicati sul glande consentono una progressiva dilatazione dell’anello cicatriziale fino al suo ritorno nel punto iniziale. I tuboidi sono venduti in confezioni, in cui sono presenti in diverse dimensioni in modo da essere messi evitando di forzare troppo il lume. Con il progredire della cura vanno applicati tuboidi di dimensioni sempre più grandi.

Naturalmente prima di stabilire la soluzione al problema e quale sia l’entità, è sempre necessario chiedere delucidazioni ad uno specialista che indichi la terapia.




http://www.beautyblog.it/circoncisione-met...per-cura-fimosi

lunedì 4 agosto 2014

Circoncisione testimonianze reali

ATTENZIONE I SEGUENTI MESSAGGI DI PERSONE ITALIANE CHE SI SONO SOTTOPOSTI A CIRCONCISIONE SONO VERI, REALI, SCRITTI X INTERO, SENZA ALCUN TIPO DI CENSURA E/O CORREZIONE ALCUNA - GRAZIE

Ciao a tutti,sono un ragazzo di 23anni che si è operato da 5 giorni di fimosi serrata.L'operazione per me è stata molto dolorosa al punto che mi hanno dovuto mettere della carta in bocca per non farmi urlare (anestesia locale) la cosa più brutta e che ieri mattina quindi al quarto giorno dopo aver iniziato a perdere molto sangue mi sono recato all'ospedale dove mi hanno messo altri 2punti dopo averne avuti circa 20 con l'operazione.La causa di questa perdita di sangue è data da un erezione notturna che avrebbe dovuto far togliere i punti i 2punti che mi hanno messo.L'erezioni sono un continuo problema per me e mi costringono a non dormire e ad alzarmi continuamente anche di notte per evitare di averle.Sono molto giu per l'operazione e non nascondo di avere paura dopo quello che sto passando.Vorrei un consiglio che non sia superficiale data la situazione.Grazie

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Ho eseguito l'intervento in età adulta per risolvere una fimosi media e ho più svantaggi che vantaggi, lasciandomi conseguenze sul piano estetico, scomodità e ipersensibiltà, con i risultati del caso, anche perchè ho nettamente presente come termine di paragone il prima ed il dopo.

Penso che sia una partica da non fare assolutamente se non in caso molto seri e per i quali non c'è alternativa efficace.

La sessualità e le sensazioni che provo sono cambiate, sia nell'autoerotismo che nei rapporti veri e propri


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Nel mio caso mi sono imbattuto in un medico che ha sbagliato su tutta la linea, a partire dal fatto che un pene che rimane coperto per vent'anni ha una sensibiltà naturalmente diversa, e per quanto mi riguarda , questo intervento non era necessario: con una plastica a zeta o con un intervento di allargamento del prepuzio potevo conservare tutto il prepuzio ( il frenulo no ).

Premetto che per esperienza mi riferisco all'autoerotismo ed alle sensazioni fisiche piacevoli non collegate direttamente ad esso, non ho ancora maturato esperienza sul campo.

Ho una cicatrice con bordi frastagliati e pelle in eccesso, con i segni dei punti, "regalo" di una sutura imperfetta.

Sento che la sensibilità è tutta concentrata sulla cicatrice e sul bordo più esuberante, sul glande poco o nulla.

La masturbazione richiede molti stop and go ed un controllo un po' estenuante per non venire prima, causa formicolio della cicatrice e a distanza di 11 anni si gonfia ancora in un punto tipo salsiciotto ( edema che mi ha lasciato in regalo l'intervento ).

La cosa che più manca è il lasciarsi andare completamente e avvertire tutta la gamma delle sensazioni sessuali, dovute anche allo scorrere su e giù del prepuzio. E la lubrificazione naturale che deriva da questa protezione.

Qualcuno ha scritto che fare l'amore senza è come farlo in bianco e nero e con è come farlo a colori.

Con ogni probabilità è vero.

Sto maturando sempre di più la convinzione di ricorrere ad un allungamento/ripristino non chirurgico ( sotto controllo medico ) del prepuzio anche se questo dovesse richiedere circa 4 anni, per poi eliminare la cicatrice residua dopo aver raggiunto il giusto grado di copertura.

Si chiama foreskin restoration non surgical.

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Come altri ho riscontrato un certo
allungamento del tempo che mi ci è voluto per arrivare
all'orgasmo..

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ti posso dire che io sono stato circonciso da piccolo e si vedono delle piccole palline (sono 5 o 6) come se fosse un pezzettino di pelle cresciuta ai lati del glande, però devo dire che in erezione quasi scompaiono e non si vede nulla. Secondo te perchè sono stato circonciso da piccolo?

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NON SONO PRESENTI NOMI O SOSTITUTI X IL RISPETTO DELLA PRIVACY

domenica 3 agosto 2014

Va in ospedale per una circoncisione e gli amputano il pene





Usa, va in ospedale per una circoncisione e gli amputano il pene

L'uomo ha già denunciato l'ospedale e l'equipe medica

Doveva essere una semplice operazione di routine: una circoncisione. Ma non per Johnny Lee Banks Jr. di Birmingham, in Alabama, che uscito dall'ospedale al posto che con un taglietto si è trovato con il pene amputato. Un errore pazzesco che, adesso, il Princeton Baptist Medical Center dovrà pagare. La struttura e tutta l'equipe di urologia sono stati denunciati dall'uomo. Adesso bisognerà vedere che tipo di risarcimento deciderà il giudice. Intanto, Johnny Lee Banks Jr. soffre per un pene amputato e i dolori causati dall'errore ospedaliero. Senza dimenticare la moglie dell'uomo, ovviamente parte lesa anche lei.

Lo choc e la denuncia L'uomo ha sporto denuncia contro l'ospedale, i medici e il personale per negligenza, chiedendo un risarcimento in denaro «per il dolore arrecato a me e a mia moglie». Dai medici nessuna dichiarazione.
 
 


http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/2014/...e_2059578.shtml

sabato 2 agosto 2014

Circoncisione e allattamento



Circumcision and Breastfeeding Studies

Over the years, many studies have established a link between infant circumcision and difficulty breastfeeding. Here is a summary of a dozen related medical studies and literature:

Breastfeeding Answers Made Simple: A Guide for Helping Mothers
The pain of circumcision causes breastfeeding problems in some babies. After this procedure, a baby may have trouble settling in at the breast, may refuse the breast, or may shut down and be unresponsive.
Mohrbacher, Nancy. Breastfeeding Answers Made Simple: A Guide for Helping Mothers. Plano: Hale, 2010.

The Breastfeeding Answer Book
When a baby undergoes a painful medical procedure, such as a heel stick, injection, spinal tap, or circumcision, he may shut down and be unreceptive to feedings until he is feeling better.
Mohrbacher N, Stock J. The Breastfeeding Answer Book. Schaumburg: La Leche League International, 2003.

Breastfeeding Problems After Circumcision
Unquestionably, many babies are circumcised and go on to breastfeed without difficulty. But for some, the pain after circumcision may cause just enough disruption to interfere with the breastfeeding relationship.
[Breastfeeding problems after circumcision]. Leaven, September-October 1994:78.

Circumcision and Breastfeeding
Boys who are circumcised before breastfeeding has been established have more problems with breastfeeding. Conversely, boys who are recovering from a traumatic birth but are left intact have fewer breastfeeding difficulties.
Lee N. Circumcision and Breastfeeding. [Letter] J Hum Lact 2000;16(4):295.

The Case Against Circumcision
The radical practice of routinely circumcising babies did not begin until the Cold War era. This institutionalization of what amounted to compulsory circumcision was part of the same movement that pathologized and medicalized birth and actively discouraged breastfeeding.
Fleiss P. 1997. The case against circumcision. Mothering Magazine Winter 1997:36-45.

Breastfeeding Must Be Given Priority Over Circumcision
Prospective parents should be warned in advance of circumcision’s interference with breastfeeding. While current informed medical opinion does not support the practice, some parents, however, still have their baby circumcised. In this case, the circumcision should be avoided at least until breastfeeding is well established. Such a recommendation should be a part of all printed material regarding breastfeeding that is provided to expectant mothers in advance of delivery and should be volunteered by lactation consultants in every pre-partum counseling session.
Hill G. Breastfeeding must be given priority over circumcision. J Hum Lact 2003;19(1):21.

Acetaminophen Analgesia in Neonatal Circumcision: The Effect on Pain
Preoperatively, all neonates fed well. Neonate feeding behavior after circumcision deteriorated in neonates in both groups. Of those breastfed, 2 of 11 (18%) in the acetaminophen group and 3 of 8 (37%) in the placebo group either were judged to have breast-fed poorly or required formula feedings after circumcision. Of neonates who were formula-fed, 4 of 12 (33%) in the acetaminophen group and 2 of 13 (15%) in the placebo group fed poorly after circumcision. Acetaminophen did not significantly influence feeding changes for either breast-fed or formula-fed neonates.
Howard CR, Howard FM, and Weitzman ML. Acetaminophen analgesia in neonatal circumcision: the effect on pain. Pediatrics 1994;93(4):641-646.

Behavioral Effects of Circumcision With and Without Anesthesia
Changes in heart rate, respiratory rate, transcutaneous pO2, adrenal cortical hormone secretion, sleep patterns, and behavioral patterns have been shown to be altered during and/or following circumcision of the full-term neonate.
Dixon S, Snyder J, Holve R, Bromberger P. Behavioral effects of circumcision with and without anesthesia. J Dev Behav Pediatr 1984; 5(5): 246-50.

Circumcision I: Effects Upon Newborn Behavior
Our results demonstrate than infants change behaviors after circumcision in about 90 percent of cases. Families, nurses, and physicians have appreciated that babies are different after circumcision, but there have not been controlled studies using the NBAS scale to substantiate these changes... We have shown that behavior differences after circumcision in 4/12 (33%) subjects persisted for at least 22 hours.
Marshall RE, Stratton WC, Moore JA, et al. Circumcision I: effects upon newborn behavior. Infant Behavior and Development 1980;3:1-14.

Circumcision II: Effects Upon Mother-Infant Interaction
The effects of circumcision upon mother-infant interaction were examined in an observational study of 59 mother-infant pairs during hospital feedings using a specifically designed mother-infant interaction observation system that examined 43 discreet behaviours relating to feeding, gaze, facial expression, vocalizations and touch. The experimental group was circumcised after the second feeding and the control group after the fourth feeding... Immediately following circumcision there were differences in the feeding patterns between the two groups. The experimental group exhibited fewer intervals of uninterrupted feeding than did the control group.
Marshall RE, Porter FL, Rogers AG, et al. Circumcision: II effects upon mother-infant interaction. Early Hum Dev 1982; 7(4):367-374.

American Academy of Pediatrics: Breastfeeding and the Use of Human Milk
Breastfeeding should begin as soon as possible after birth, usually within the first hour. Except under special circumstances, the newborn infant should remain with the mother throughout the recovery period. Procedures that may interfere with breastfeeding or traumatize the infant should be avoided or minimized.
American Academy of Pediatrics, Work Group on Breastfeeding. Breastfeeding and the use of human milk. Pediatrics.1997;100 :1035– 1039

The Assessment and Management of Acute Pain in Infants, Children, and Adolescents
Available research indicates that newborn circumcisions are a significant source of pain during the procedure and are associated with irritability and feeding disturbances during the days afterward.
Committee on Psychosocial Aspects of Child and Family Health, American Academy of Pediatrics; Task Force on Pain in Infants, Children, and Adolescents, American Pain Society. The assessment and management of acute pain in infants, children, and adolescents. Pediatrics 2001;108(3):793-7.


www.thewholenetwork.org/

venerdì 25 luglio 2014

Intactivist Dr. Paul Fleiss dies at 80



LA Times
July 2014


[Intactivist] Dr. Paul Fleiss dies at 80; father of 'Hollywood madam' Heidi Fleiss

Dr Paul Fleiss
(at the 6th International Symposium on Genital Integrity
in Sydney, Australia in 2000)

Pediatrician Paul Fleiss, who pleaded guilty in 1995 to conspiring to hide profits made by his daughter, convicted "Hollywood madam" Heidi Fleiss, died Saturday morning at his home in Los Angeles, said his cousin, Joel Fleiss. Paul Fleiss was 80.

The cause of death was unclear. Paul Fleiss' son, Jesse, heard him having trouble breathing while still in bed, Joel Fleiss said. A call was made to 911 and paramedics pronounced Fleiss dead at the scene.

Fleiss, who was known for having a gentle bedside manner and devoted patients, was still practicing medicine. He was the rare doctor who made house calls, and although he was pediatrician to children of several Hollywood celebrities, he also took on patients whose families could not afford to pay him.




[Despite being Jewish, Dr Fleiss was a strong opponent of infant circumcision. With others he wrote articles for medical journals debunking medical claims, and a book, "What Your Doctor May Not Tell You About Circumcision"]

Hundreds of supporters crowded into the courtroom for his sentencing in 1995 for the crime that prosecutors said involved Fleiss signing the mortgage on a luxury home his daughter used as a headquarters for her call-girl ring. "I never intended to cheat or lie or steal," Fleiss said outside the courtroom. "I only wanted to help my daughter."

...

He ... was sentenced to three years' probation, 625 hours of community service and a fine of $50,000.

Paul Fleiss was born Sept. 8, 1933, in Detroit. He trained as a pharmacist and osteopath, moving to Los Angeles after a law was passed in California in the early 1960s allowing an osteopath to convert to an M.D. degree. He took his residency in pediatrics at Los Angeles County-USC Medical Center.
 

domenica 20 luglio 2014

Attivista del Mese

Intactivist of the Month:



Dr John Fitton
East Midlands Regional Council,
British Medical Association


Dr. John Fitton: All Genital Mutilation is a Violation

Speaking against a motion at the BMA conference about female genital cutting because it fails to protect male and intersex children (but making it very clear he opposes all cutting) he said:
"This cutting trade has no place in our profession and any doctor who is profiting from it should be ashamed.
And be warned, if molestation can be prosecuted after 40 years, so might mutilation." (Starts at 13:02)

http://vimeo.com/99675872

This motion discriminates. It is downright sexist. [...] The billions of normal, uncut world populations would think it is absurd that we are even debating this in our tiny, tolerant time, let alone qualifying the phrase 'genital mutilation' with the word 'female.' FGM, MGM - all GM - is a violation.

I was over 50 before I saw my first case of screaming infant after mutilation at one of the cutting clinics that had sprung up in our shire counties. [...] It is disgraceful that the general medical council turns a blind eye to this trade. And what a profitable bloody trade it is too! And I use the word 'bloody' to remind us of the occasional child who bleeds to death.



This cutting trade has no place in our profession and any doctor who is profiting from it should be ashamed. And be warned, if molestation can be prosecuted after 40 years, so might mutilation.



The male (left) and female (right) clitoris/penis and prepuce are analogous and homologous organs. During the first trimester, they are also visually the same. Both are natural, normal, purposeful body organs that equally contribute to the health, functioning, and well-being of their owner.

Bravo too to Dr Antony Lempert of the Secular Medical Forum for first speaking against the motion.

sabato 5 luglio 2014

Ricerca, cellule embrionali dai testicoli



Ricerca, cellule embrionali dai testicoli

Le cellule staminali, su cui la ricerca punta per risolvere molte tra le più diffuse e misteriose malattie oggi con delle terapie d’urto. sarebbero ricavabili dai testicoli maschili.

Si tratta della scoperta compiuta dai ricercatori dell’equipe del dottor Thomas Skutella, dell’università di Tubingen in Germania.

Gli studiosi sono riusciti ad isolare delle cellule embrionali grazie alle biopsie testicolari di 22 pazienti.

Le staminali si troverebbero in mezzo alle cellule spermatogoniali dei testicoli, serbatoio degli spermatozoi.
Grazie a questa importante scoperta sarà possibile estrarre le cellule staminali senza utilizzare embrioni umani ed impiegarle nelle terapie d’urto di molte patologie ancora senza soluzione.

Si tratta di un passo avanti fondamentale per la ricerca, perchè risolverebbe anche molti problemi etici legati all’utilizzo di embrioni umani, non più necessario con questo metodo.


FONTE: http://www.medicinalive.com/medicina-tradi...-dai-testicoli/


mercoledì 2 luglio 2014

Lotta all'Aids





Lotta all'Aids, Hiv "scomparso" in tre bambini grazie a un farmaco

Gli antiretrovirali sono stati somministrati subito dopo il parto

Tre bambini sono stati dichiarati liberi dall'Hiv dopo la somministrazione di un nuovo farmaco a poche ore dalla nascita. Un quarto bebè ha un livello molto basso del virus dopo aver ricevuto lo stesso trattamento. La scoperta sarà annunciata alla conferenza Aids 2014 che si terrà a Melbourne a partire dal 20 luglio.

Si tratta di una scoperta importante nella lotta contro l'Aids e gli scienziati sperano che possa trattarsi di una vera e propria cura se la terapia è somministrata abbastanza presto. Non è ancora nota l'età attuale dei bambini.

Sharon Lewin, che interverrà al convegno, ha detto al Daily mail Australia che, sebbene alcuni definiscano i risultati come una "terapia", questa classificazione è ancora prematura.

Una speranza in più - Lewin ha detto: "Al momento, i medici non sanno ancora se i pazienti sono guariti. L'unico modo per scoprirlo è interromper la somministrazione dei farmaci anti-Hiv e osservare se si verifica una ricomparsa. Siamo eccitati per la scoperta soprattutto perché tutti e quattro i bebè hanno ricevuto il trattamento molto presto dopo il parto e quando i dottori hanno cercato di localizzare il virus, non l'hanno trovato. Questi casi ci dicono che curare molto presto l'Hiv potrebbe far sì che molte persone riescano a fermarlo".

L'esperta ha precisato: "In ogni caso, il modo migliore per evitare che i bambini siano infettati dall'Hiv è curare la madre durante la gravidanza".

A un anno dal primo caso - Dopo aver contratto il virus dalle madri, ai quattro bambini canadesi è stata somministrata un'alta dose di tre diversi farmaci antiretrovirali. La notizia dei quattro bambini è arrivata un anno dopo l'annuncio del primo bambino "curato" dall'Hiv. Il bebè, nato in Mississipi nel 2010, è risultato senza alcuna



FONTE: www.tgcom24.mediaset.it/salute/2014...o_2054730.shtml


Aids, buoni risultati da vaccino terapeutico per i bambini

www.tgcom24.mediaset.it/salute/2013...i_2012528.shtml

martedì 1 luglio 2014

11 Ragazzi morti a causa della circoncisione

AP via CTV News (Canada)
June 26, 2014

Botched circumcision rituals in South Africa kill 11 young men

JOHANNESBURG, South Africa - The South African government says 11 young men have died so far this year in botched circumcision rituals that have killed hundreds in past years.
The government said in a statement Thursday that seven of the deaths in the current initiation season happened in South Africa's Eastern Cape province.
The ministry is urging traditional leaders to work with state medical experts to prevent deaths, some of which are due to dehydration and septic shock. It also says owners of illegal initiation schools should be arrested and prosecuted.
The circumcision ceremonies are meant to usher youths into manhood. Initiations are mostly practiced by the Xhosa tribe in eastern South Africa.

domenica 22 giugno 2014

FORZA AZZURRI

martedì 17 giugno 2014

Circoncisione e infanzia: cosa dovresti sapere:

Complications of Circumcision
Bleeding

Infection

Excessive foreskin removed

Adhesions/ Skin bridges

Inclusion cysts

Abnormal healing

Meatitis

Meatal stenosis

Urinary retention

Phimosis

Chordee

Hypospadias

Epispadias

Urethrocutaneous fistula

Necrosis of the penis

Amputation of the glans

Death


REFERENCES
AAP, "Circumcision Policy Statement". Peds, Mar 103(3):686-693, 1999.
Bazmamoun, H, et al. "Lubrication of circumcision site for prevention of meatal stenosis in children younger than 2 years old". Urol J, fall 5(4): 233-236, 2008.
Ben Chaim, J, et al. "Complications of circumcision in Israel: a one year multicenter survey". Isr Med Assoc J, Jul 8(7): 518-519, 2006.
Brisson, PA, et al. "Revision of circumcision in children: report of 56 cases". J Ped Surg, Sep 37(9): 1343-1346, 2002.
Elder, J. "Circumcision". BJU Int, Jun 99(6): 1553-1564, 2007.
Eroglu, E, et al. "Buried penis after newborn circumcision". J Urol, Apr 181(4): 1841-1843, 2009.
Hutcheson, JC. "Male neonatal circumcision: indications, controversies, and complications". Urol Clin N Amer, Aug 31(3): 461-467, 2004.
Lerman, SE and JC Liao. "Neonatal circumcision". Ped Clin N Amer, 48(6):1539-1557, 2001.
Niku, SD, et al. "Neonatal circumcision". Uro Clin N Amer, 22(1): 57-65, 1995.
Okeke, LI, et al. "Epidemiology of complications of male circumcision in Ibadan, Nigeria". BMC Urol, Aug 6(21): online, 2006.
Shoemaker, C. "Neonatal circumcision: risks and benefits ". Up to Date, version 17.1: online, 2009.



Alcuni studi:

Asian J Androl. 2004 Jun;6(2):161-3.
Ischemic glans penis after circumcision.
Tzeng YS1, Tang SH, Meng E, Lin TF, Sun GH.


J Urol. Mar;153(3 Pt 1):778-9.
Newborn penile glans amputation during circumcision.
Gluckman GR1, Stoller ML, Jacobs MM, Kogan BA.
Department of Urology, University of California School of Medicine, San Francisco.


J Urol. 2009 Apr;181(4):1841-3. doi: 10.1016/j.juro.2008.12.006. Epub 2009 Feb 23.
Buried penis after newborn circumcision.
Eroğlu E1, Bastian OW, Ozkan HC, Yorukalp OE, Goksel AK.


J Urol. 2000 Aug;164(2):495-6.
Penile adhesions after neonatal circumcision.Ponsky LE1, Ross JH, Knipper N, Kay R.


J Urol. 2011 Oct;186(4 Suppl):1638-41. doi: 10.1016/j.juro.2011.04.016.
The relationship between obesity and neonatal circumcision.Storm DW1, Baxter C, Koff SA, Alpert S.

Indian J Pediatr. 2013 Sep;80(9):791-3. doi: 10.1007/s12098-012-0820-y. Epub 2012 Jun 30.
Glans necrosis after circumcisionAminsharifi A1, Afsar F, Tourchi A.


Urol. 2013;2013:278523. doi: 10.1155/2013/278523. Epub 2013 Feb 4.
Postcircumcisional ischemia of the glans penis and treated with pentoxifylline.Karaguzel E1, Tok DS, Kazaz IO, Gur M, Colak F, Kutlu O, Ozgur GK.

CRIM.UROLOGY2013-278523.001 (IMG 1)

martedì 10 giugno 2014

Egyptian doctor to stand trial for female genital mutilation in landmark case

Egyptian doctor to stand trial for female genital mutilation in landmark case

Raslan Fadl, a doctor in a Nile delta village, is accused of killing 13-year-old schoolgirl Sohair al-Bata'a in a botched operation
by Patrick Kingsley in Diyarb Bektaris
A doctor is to stand trial in Egypt on charges of female genital mutilation on Thursday, the first case of its kind in a country where FGM is illegal but widely accepted.
Activists warned this week that the landmark case was just one small step towards eradicating the practice, as villagers openly promised to uphold the tradition and a local police chief said it was near-impossible to stamp out.
Raslan Fadl, a doctor in a Nile delta village, is accused of killing 13-year-old schoolgirl Sohair al-Bata'a in a botched FGM operation last June. Sohair's father, Mohamed al-Bata'a, will also be charged with complicity in her death.
Fadl denies the charges, and claims Sohair died due to an allergic reaction to penicillin she took during a procedure to remove genital warts.
"What circumcision? There was no circumcision," Fadl shouted on Tuesday evening, sitting outside his home where Sohair died last summer. "It's all made up by these dogs' rights people [human rights activists]."
In the next village along, Sohair's parents had gone into hiding, according to their family. Her grandmother – after whom Sohair was named – admitted an FGM operation had taken place, but disapproved of the court case.
"This is her destiny," said the elder Sohair. "What can we do? It's what God ordered. Nothing will help now."
According to Unicef, 91% of married Egyptian women aged between 15 and 49 have been subjected to FGM, 72% of them by doctors, even though the practice was made illegal in 2008. Unicef's research suggests that support for the practice is gradually falling: 63% of women in the same age bracket supported it in 2008, compared with 82% in 1995.
But in rural areas where there is a low standard of education – like Sohair's village of Diyarb Bektaris – FGM still attracts instinctive support from the local population, who believe it decreases women's appetite for adultery.
"We circumcise all our children – they say it's good for our girls," Naga Shawky, a 40-year-old housewife, told the Guardian as she walked along streets near Sohair's home. "The law won't stop anything – the villagers will carry on. Our grandfathers did it and so shall we."
Nearby, Mostafa, a 65-year-old farmer, did not realise that genital mutilation had been banned. "All the girls get circumcised. Is that not what's supposed to happen?" said Mostafa. "Our two daughters are circumcised. They're married and when they have daughters we will have them circumcised as well."
Local support for Fadl, who is also a sheikh [elder] in his village mosque, remains high. "Most people will tell you he is a very good man: don't harm him," said Reda el-Danbouki, the founder of the Women's Centre for Guidance and Legal Awareness, a local rights group that was the first to take up Sohair's case. "If you asked people about who is the best person to do this operation, they would still say: Dr Raslan [Fadl]."
Most villagers said they thought the practice was prescribed by Islamic law. But female genital mutilation is not mentioned in the Qur'an and has been outlawed by Egypt's grand mufti, one of the country's most senior Islamic clerics. It is also practised in Egypt's Christian communities – leading activists to stress that it is a social problem rather than a religious one.
"It's not an Islamic issue – it's cultural," said Suad Abu-Dayyeh, regional representative for Equality Now, a rights group that lobbied Egypt to follow through with Fadl's prosecution. "In Sudan and Egypt the practice is widespread. But in most of the other Arab countries – which are mostly Muslim countries – people don't think of it as a Muslim issue. In fact, there has been a fatwa that bans FGM."
Campaigners hope Sohair's case would discourage other doctors from continuing the practice. But villagers in Diyarb Bektaris said they could still easily find doctors willing to do it in the nearby town of Agga, where practitioners could earn up to 200 Egyptian pounds (roughly £16.70) an operation. "If you want to ban it properly," said Mostafa, the farmer, "you'd have to ban doctors as well."
Up the road in Agga, no doctor would publicly admit to carrying out FGM operations, and said the law acted as a deterrent. But one claimed FGM could be morally justified even if it caused girls physical or psychological discomfort.
"It gives the girl more dignity to remove [her clitoris]," said Dr Ahmed al-Mashady, who stressed that he had never carried out the operation but claimed it was necessary to cleanse women of a dirty body part.
"If your nails are dirty," he said in comparison, "don't you cut them?"
A few hundred metres away, sitting in his heavily fortified barracks, the local police chief agreed the practice needed to end. But Colonel Ahmed el-Dahaby claimed police could not work proactively on the issue because FGM happened in secret. He also said they were held back by the nuances of the Egyptian legal system – something that would surprise those who argue police officers have readily contravened due process in other more politicised cases.
"It's very hard to arrest a doctor," said Dahaby. "Why? You don't know when exactly he is going to do this operation. In order to arrest him legally you have to have the papers from the prosecutor, and only then can you go. But you don't know when the operations will take place, so you have to catch them in the act or it has to be reported by the father. And that's difficult because the father will deny what happened."
In Sohair's case, her family did initially testify that she died after an FGM operation but then changed their testimony a few days later, leading the case to be closed. It was only reopened following a triple-pronged pressure campaign led by Reda el-Danbouki, Equality Now and Egypt's state-run National Population Council.
Thursday's hearing will likely be short and procedural. In subsequent sessions, Sohair's family is expected to waive the manslaughter charges against Fadl, after Dahaby said the two sides reached a substantial out-of-court compensation agreement.
But the family has no say over the FGM charges levelled at both Fadl and Sohair's father – and the state will continue to seek a conviction against them both. But whether such a result will serve as a major deterrent against FGM remains to be seen.
For Equality Now's Suad Abu-Dayyeh, the answer is a systematic educational programme that would see campaigners frequently visit Egypt's countryside to start a conversation about a topic that has previously never been questioned. "You need to go continuously into the communities. We need to find a way of really debating these issues with the villagers, the doctors and the midwives."
And for the victims themselves, says Abu-Dayyeh, this process cannot start soon enough. "They should enjoy their sexual relations with their future husbands. They are human beings."