venerdì 24 febbraio 2012

Le sinechie delle piccole labbra nelle bambine

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Le sinechie delle piccole labbra

E’ una problematica relativamente frequente, riconosciuta il più delle volte dai genitori o dal pediatra durante una visita. Il trattamento è quasi sempre locale e le possibilità di recidiva sono ridotte al minimo se si osservano adeguate norme igieniche.


Che cosa sono le sinechie delle piccole labbra?

Si tratta dell'adesione parziale o completa delle piccole labbra sulla linea mediana.

Viene in genere riscontrata dai genitori al cambio dei pannolini o dal pediatra curante durante una visita. Costituisce motivo di grande apprensione perchè si presenta come una alterazione anatomica a livello dei genitali. Per questo rappresenta, forse, uno dei motivi di più frequente ricorso allo specialista ginecologo pediatra (20 - 40% di tutte le consultazioni).

Si ritiene che circa l'1% - 3% di tutte le bambine prepuberi presentino questa condizione, che può quindi essere considerata relativamente frequente.


Quale è la causa?

In realtà si tratta di una situazione transitoria (e non di una malattia!), legata al basso livello di estrogeni (ipoestrogenismo) che caratterizza l'infanzia.

Nessuna bambina infatti si presenta con le sinechie alla nascita perchè sotto l'effetto degli ormoni materni, e nessuna adolescente lamenta questo tipo di problema quando si avvicina il menarca, perchè iniziata la produzione di estrogeni che porterà alla completa maturazione sessuale.

Per tutti gli anni in cui, però, gli estrogeni non sono presenti nella mucosa vulvare, qualsiasi stimolo irritativo locale (basti pensare al pannolino!) è in grado di indurre l'accollamento e la chiusura delle piccole labbra.

Non a caso, pur potendo presentarsi in tutta l'età pediatrica, la fascia d'età più colpita è quella compresa tra i 13 e i 23 mesi. Solo eccezionalmente le sinechie possono rappresentare il primo segno rivelatore di una malattia della pelle che ha una localizzazione tipicamente genitale e che va sotto il nome di lichen scleroatrofico.


Quando devono essere trattate?

Poiché tutte le sinechie si risolvono spontaneamente alla pubertà, devono essere trattate solo quando possono costituire un problema concreto per la salute della bambina.

Pertanto da vari anni si è ormai diffuso l'atteggiamento conservativo di sottoporre a trattamento solo le sinechie cosiddette sintomatiche o quelle che interessano l'intera estensione delle piccole labbra (sinechie complete), che potrebbero indurre la comparsa di sintomi.


Quali sono i sintomi?

Essenzialmente le sinechie possono essere responsabili di una condizione di ostacolo al flusso urinario: difficilmente (ma è possibile!) si arriva a quadri di ritenzione acuta di urine con impossibilità assoluta, per la bambina, di svuotare la vescica; più frequentemente la pipì deve essere fatta a pressione, per vincere la resistenza creata dalle piccole labbra tenacemente incollate.

Non è infrequente assistere a strane posizioni che la bambina deve assumere per urinare senza bagnarsi completamente. Inoltre, una volta svuotata a pressione la vescica, a monte delle piccole labbra permane un residuo di urine che può provocare irritazioni e predisporre a infezioni locali.

Nelle bambine più grandicelle viene talvolta riferita difficoltà all'esecuzione di banali esercizi ginnici, perchè la divaricazione forzata delle gambe provoca dolore e, talvolta, addirittura sanguinamenti per l'involontario scollamento delle sinechie.


Come si fa la diagnosi?

La diagnosi di sinechie delle piccole labbra viene fatta semplicemente con una visita dei genitali esterni e non richiede ulteriori accertamenti.


Come si trattano le sinechie?

È un argomento controverso: sono state proposte varie modalità di trattamento, ma al momento attuale prevale l'atteggiamento, basato sull'evidenza clinica, di utilizzare un trattamento locale con pomate a base di estrogeni (visto che la condizione dipende dalla carenza di tali ormoni).

Con questa terapia, da effettuarsi secondo le indicazioni di un sanitario per evitare un assorbimento locale eccessivo di sostanza attiva, un'elevatissima percentuale di casi (dal 47 al 90% in letteratura, 92.6% nella nostra esperienza) va incontro a risoluzione.

Per i casi non del tutto risolti dalla terapia è possibile, sulla mucosa estrogenizzata, procedere ambulatorialmente ad un delicato scollamento manuale, preceduto dall'applicazione di un anestetico locale.

Il trattamento chirurgico in camera operatoria è ormai considerato anacronistico e, comunque, da riservarsi ai soli casi che presentino controindicazioni assolute all'uso della terapia locale.


Possono ritornare?

La recidiva delle sinechie delle piccole labbra è un evento particolarmente frequente (14 - 20%), qualunque sia stato il tipo di trattamento eseguito. È significativamente più frequente, in particolare, quando la separazione delle piccole labbra sia stata eseguita con manovre (chirurgiche o meno) condotte su mucosa non estrogenizzata.

La somministrazione di pomata agli estrogeni può risolvere inoltre solo transitoriamente il problema dell'ipoestrogenismo, per tale motivo occorre tener presente che bambine predisposte alla fusione delle piccole labbra tenderanno con facilità a ripresentare lo stesso problema.

Se si osservano particolari norme igieniche e si esercita quotidianamente una separazione delle labbra durante le comuni manovre di pulizia personale, applicando eventualmente un blando emolliente/lubrificante (olio di vaselina o qualsiasi olio dermatologico commerciale), anche per periodi prolungati, può evitarsi una recidiva.


A cura di www.ospedalebambinogesu.it/Portale2...spx?IdItem=3191


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Che cos'è il lichen sclerosus?

Tra le lesioni dermatologiche associate alle sinechie, è frequente una condizione chiamata “lichen sclerosus”, in cui la mucosa dei genitali si presenta sottile, atrofica e biancastra. E’ una patologia cutanea che ha in genere una causa autoimmune. Interessa il 10-15% delle bambine (non è
quindi affatto rara). Ha un sintomo tipico, presente anche in sua figlia: il prurito genitale. Lo considero pensando che la pediatra abbia già escluso altre cause di quest’ultimo, per esempio una banale parassitosi intestinale. A volte lichen e sinechie possono essere contemporaneamente presenti, proprio perché il primo favorisce le seconde.


Come si cura il lichen nella bambina?

Se si tratta di una fusione semplice delle piccole labbra, sì, la terapia è applicare una crema agli estrogeni (estriolo, estrogeni coniugati o promestriene), localmente sulla linea di fusione tra piccole e grandi labbra, una volta al giorno per 15 giorni circa, con un cotton fioc. Siccome la fusione tende a ripetersi, è bene utilizzare come emolliente l’olio di germe di grano, due volte al giorno per uno-due mesi. E’ da evitare invece la dilatazione forzata della fusione, come si faceva in passato, perché è traumatica per la piccola, è inutilmente aggressiva e perché il trauma
meccanico tende a facilitare la ri-fusione del tessuto leso. Ovviamente vanno curati i fattori che potrebbero facilitare la ricaduta e quindi eventuali infiammazioni e condizioni dermatologiche. Se ci fosse anche il lichen, allora la terapia locale richiede anche il cortisone (solo locale!, in pomata): per esempio clobetasolo dipropionato, una volta al dì per due settimane, per poi passare ad un cortisonico molto più leggero, come l’idrocortisone allo 0,1%. In ogni caso diagnosi e terapia vanno fatte e seguite dal pediatra curante o dal ginecologo esperto in ginecologia dell’infanzia e dell’adolescenza.


Che cosa può succedere nel futuro di una bambina che ha il lichen scleroatrofico della vulva?

Nel 50% dei casi il lichen tende a scomparire spontaneamente, in genere alla pubertà. Nei casi rimanenti persiste con andamenti alterni. In ogni caso queste aderenze non vanno banalizzate, indipendentemente dalla presenza o meno del lichen, perché se si estendono a tutta la lunghezza
delle piccole labbra, possono costituire un ostacolo meccanico all’uscita dell’urina e delle sia pur scarsissime secrezioni vaginali, con rischio quindi di infezioni ulteriori che peggiorerebbero la situazione cronicizzandola. Potrebbe allora diventare un fattore predisponente al dolore airapporti.


Che cosa può significare il prurito genitale dal punto di vista psicologico?

Il prurito genitale, anche nelle bambine, può essere un equivalente masturbatorio, in genere con la finalità inconscia di attirare l’attenzione e/o di scaricare tensioni interne che il piccolo o la piccola non riescono ad esprimere in altro modo. Diventa più intenso se è attivato anche da fattori fisici che lo aumentino, come il lichen o le parassitosi da ossiuri. Patologie che vanno sempre escluse o curate prima della diagnosi psicologica. Ecco perché anche questi “piccoli” sintomi vanno diagnosticati e curati con delicatezza e attenzione!


Prevenire e curare – L'igiene appropriata è la migliore protezione

Per prevenire la formazione di aderenze delle piccole labbra nella bambina:

- praticarle e insegnarle fin da piccola una igiene appropriata, evitando l’accumulo di sebo e secrezioni tra le labbra stesse, utilizzando detergenti a base di camomilla o di olio, molto diluiti;

- dopo la detersione, idratare i genitali con lipogel alla vitamina E o olio di germe di grano;

- se la piccola ha prurito, verificare con il/la pediatra che non ci siano infezioni intestinali da ossiuri (molto frequenti nei piccoli) e/o un lichen sclerosus iniziale;

- se il lichen è presente, crema alla vitamina E, aggiunta al cortisone possono far regredire il prurito e la lesione, tanto meglio quanto più la diagnosi è precoce e quanto più la terapia viene effettuata correttamente.


A cura di: www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=sine...%20labbra%