mercoledì 6 agosto 2014

Circoncisione, metodi alternativi per la cura della fimosi





Circoncisione, metodi alternativi per la cura della fimosi

Troppo spesso alcuni argomenti sono filtrati da tabù e stereotipi di tutti i tipi, e per questo motivo, per quanto si possa cercare di reperire informazioni, la nostra conoscenza è sempre limitata. Prova ne sono i vari luoghi comuni sulla pratica della circoncisione, da noi conosciuta principalmente per essere una tradizione della religione ebraica, alimentata dall’immaginario creato dai film. Effettivamente questa è una prassi abituale per gli ebrei, visto che all’ottavo giorno di vita i neonati devono essere circoncisi secondo la legge ebraica.

Questa pratica naturalmente non è utilizzata soltanto dagli ebrei, tutt’altro. La circoncisione è molto diffusa nei paesi islamici, negli U.S.A., in Africa e nel Sud-Est asiatico. In Europa, Sudamerica, Africa del Sud, e gran parte dell’Asia è una pratica molto infrequente.

La circoncisione non è praticata solo per ragioni religiose, tribali o estetiche, ma soprattutto per casi di natura soltanto medica. Ma cos’è realmente?

Si tratta di circoncisione quando si esporta chirurgicamente dal pene il prepuzio. Un semplice intervento utilizzato per la cura di una patologia che colpisce molti uomini: la fimosi, il restringimento dell’orifizio del prepuzio che impedisce al glande di essere scoperto completamente e autonomamente.

Anche se c’è molta poca informazione, questa affezione colpisce tantissimi individui di senso maschile, può essere congenita, oppure contratta da adulti, solitamente in seguito a qualche brutta infezione. Per quanto concerne ai bambini, è comprovato che si risolve entro il quarto anno di età nel 90% dei casi, senza il bisogno di ricorrere alla chirurgia.

Nelle situazioni più serie, l’intervento di circoncisione è d’obbligo. In attesa dell’operazione è raccomandata una terapia prescritta da uno specialista in urologia. La fimosi non è assolutamente da sottovalutare, perché il caso può diventare peggiore col passare del tempo, causando lesioni notevoli. Bisogna ad ogni costo superare la discrezione di partenza ed ogni imbarazzo e rivolgersi ad un medico.


La fimosi va individuata nel momento in cui è allo stadio iniziale, quando è possibile seguire una terapia con l’applicazione di pomate e farmaci direttamente sulla parte interessata.

La fimosi è una disfunzione che può essere superata e guarita, ma visto che colpisce un’area delicata come quella dei genitali, può avere delle conseguenze gravi, soprattutto per quello che riguarda il punto di vista psicologico, soprattutto nei maschi adulti. Eccetto casi molto seri, le funzionalità sessuali restano intatte, ma potrebbe cambiare l’approccio con l’altro sesso che può risultare più difficile e soprattutto più imbarazzante.

In caso di fimosi grave, come si svolge l’intervento?

Negli uomini adulti l’operazione è svolta in day hospital, in anestesia locale, non rendendo necessario il ricovero. Dopo l’intervento di circoncisione, e la conseguente asportazione del prepuzio contenente l’anello cicatriziale anelastico, sono applicati i punti che si riassorbono naturalmente nel tempo di due o quattro settimane. Essendo una zona molto delicata è fondamentale avere prudenza con le medicazioni, infatti, anche se è possibile svolgere le mansioni quotidiane come camminare o guidare, è sempre raccomandabile per evitare al massimo il sopraggiungere di infezioni, un periodo di riposo. Dopo circa 30 giorni è possibile riprendere l’attività sessuale senza particolari seccature.

Esistono però metodi meno invasivi che consentono il trattamento della fimosi senza essere costretti a ricorrere alla circoncisione, come quelli proposti da Phimostop. Con l’utilizzo dei tuboidi, dei dispositivi medici che se applicati sul glande consentono una progressiva dilatazione dell’anello cicatriziale fino al suo ritorno nel punto iniziale. I tuboidi sono venduti in confezioni, in cui sono presenti in diverse dimensioni in modo da essere messi evitando di forzare troppo il lume. Con il progredire della cura vanno applicati tuboidi di dimensioni sempre più grandi.

Naturalmente prima di stabilire la soluzione al problema e quale sia l’entità, è sempre necessario chiedere delucidazioni ad uno specialista che indichi la terapia.




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