lunedì 29 settembre 2014

Africani praticavano Fgm e circoncisioni a bambini

Mutilazioni sui bimbi caccia alla banda

OLIO per i motori delle auto usato per circoncidere i neonati o per praticare le infibulazioni sulle bambine. E' inquietante lo scenario che emerge dall' indagine della Direzione distrettuale antimafia su un gruppo di nordafricani che avrebbe organizzato un traffico di uomini e donne sino alle coste italiane. Intercettando i componenti dell' associazione, gli agenti della squadra mobile, coordinati dal sostituto procuratore Giuseppe Scelsi, hanno scoperto come l' abitudine di circoncidere i bambini sia stata praticata con formee strumenti rudimentali e improvvisati. Come l' olio per i motori delle auto appunto.
Le conversazioni sono eloquenti, chiare per gli investigatori.

AL TELEFONO i trafficanti di uomini e donne, destinate alla prostituzione, parlano degli interventi cui devono essere sottoposti i più piccoli: la circoncisione per i maschi, l' infibulazione per le donne. Si mettono d' accordo sul costo delle operazioni che vengono eseguite clandestinamente. Fanno riferimento all' engine oil, l' olio per i motori delle auto, usato durante gli interventi a cui i piccoli pazienti vengono sottoposti. Ora gli agenti della Mobile stanno cercando di capire dove sia la base operativa dell' organizzazione, di accertare cioè se le sale operatorie clandestine siano state allestite a Bari o in altre città italiane. L' indagine che ha permesso di far luce sul fenomeno è nata da alcuni accertamenti su un gruppo di donne nigeriane, costrette a prostituirsi. E ha portato alla scoperta anche di una strage che, nel marzo scorso, si sarebbe verificata nelle acque tra le coste africane e quelle italiane. Al telefono, i trafficanti si sono rimpallati le responsabilità del naufragio di due barconi sui quali viaggiavano circa 600 immigrati.

Ora i nuovi particolari sulle mutilazioni, sull' utilizzo di olio per il motore delle auto, di sostanza e strumenti inadeguati per operazioni su piccoli pazienti. Come quelli usati, nel luglio del 2008, per circoncidere il bimbo nigeriano di due mesi e mezzo, morto dissanguato a Bari. A sottoporlo all' operazione, in una casa fatiscente di viale Japigia, un giovane immigrato di 28 anni, ospite in quel periodo del centro di permanenza di Palese. Per circonciderlo usò una lametta da barbae come anestetizzante olio di cocco e di palma. Il piccolo morì, dissanguato, dopo alcune ore. (g.d.m.)


FONTE: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...html?ref=search