sabato 23 marzo 2013

Vaccino HPV quadrivalente, efficacia oltre la prevenzione del cancro alla cervice





Vaccino HPV quadrivalente, efficacia oltre la prevenzione del cancro alla cervice

Un’analisi combinata di 3 studi clinici di fase II/III, che ha coinvolto più di 18 mila giovani donne, ha confermato che il vaccino quadrivalente (6, 11, 61 e 18) contro il cancro del collo dell’utero (Gardasil, SanofiPasteur MSD) ha dimostrato un’efficacia del 96% contro le lesioni iniziali al collo dell’utero, del 99% contro i condilomi genitali e del 100% verso le lesioni iniziali e precancerose alla vulva e alla vagina causate dai tipi di virus direttamente colpiti dal vaccino. Questi nuovi dati sono stati presentati in occasione del 20esimo Congresso Europeo di Ginecologia e Ostetricia (EBCOG) svoltosi nei gironi scorsi a Lisbona. Alla luce dell’alta efficacia del vaccino quadrivalente, l’Independent Data and Safety Monitoring Board (DSMB) dei due ampi studi di fase III sulle giovani donne (FUTURE I & II) ha raccomandato che questi studi fossero conclusi nel più breve tempo possibile affinché anche le donne inserite nel gruppo placebo potessero beneficiare dei benefici della vaccinazione con Gardasil. In Europa, circa il 25% delle lesioni iniziali al collo dell’utero sono causate dai tipi di HPV 16 e 18 (~200 mila casi ogni anno) e più del 10% sono provocate dai tipi 6 e 11 (~80 mila casi). Sebbene quelle legate ai tipi 6 e 11 di solito non evolvano in cancro, lo screening non è in grado di distinguerle da quelle provocate dai tipi 16 e 18 che invece possono trasformarsi in tumore. Richiedono, infatti, lo stesso follow-up medico, e possono generare stati di ansia nelle donne. I tipi di virus 6 e 11 sono anche la causa del 90% dei casi di condilomi genitali (circa 225 mila casi). I condilomi genitali possono causare stress e impattare nella vita di coppia. Anche se efficaci nel breve termine, le terapie ablative sono dolorose, e i tassi di ricorrenza possono essere alti. Infatti, anche nel caso in cui la lesione esterna sia stata eliminata, l’infezione persiste.

Responsabile Nazionale FIMP Ricerca e Sperimentazione sui Farmaci Membro Gruppo Multidisciplinare AIFA “ Farmaci e Bambini”