domenica 29 aprile 2012

Cassazione: “Circoncisione, mancato ricorso al medico è scusabile”

Cassazione: “Circoncisione, mancato ricorso al medico è scusabile”

La Cassazione, con la sentenza 43646/11 ha sancito che è un “errore scusabile” non ricorrere al medico per far circoncidere un bambino causando a quest’ultimo una emorragia grave. La Corte ha trattato il caso di una donna di origine africana che ha fatto praticare la circoncisione del figlio ad un uomo, che non era medico. Il neonato, di otto mesi, aveva perso molto sangue ed era stato portato all’ospedale. Dove la donna aveva candidamente ammesso le sue responsabilità.

Ma la Cassazioe non ha ritenuto la madre colpevole del reato di esercizio abusivo della professione medica. La donna era stata condannata anche in appello. Ha fatto quindi ricorso in Cassazione, che le ha dato ragione, scriveva ieri Il Sole 24 Ore. Per la Corte, la donna non aveva la percezione né un grado di cultura tale da farle comprendere che stava compiendo un reato. Occorre inoltre considerare il “difettoso accordo che si determina in una persona di etnia africana, che migrata in Italia, non è risultata essere ancora integrata nel relativo tessuto sociale e l’ordinamento giuridico del nostro Paese”.

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3 commenti:

Giovanni ha detto...

assurdo, con la religione o l'appartenenza etnica oggi si giustifica di tutto, persino la violenza su donne e bambini!!!! ma complimenti alla cassazione!!!!
A CASA CHI HA EMESSO UNA SIMILE SENTENZA!!!!

moni_luna62 ha detto...

La cassazione ha creato un precedente pericoloso. Come si possono giustificare simili cose con la scusante dell'etnia di appartenenza o della religione. La madre è colpevole, andava condannata, punto e basta!

Da madre e da donna condanno la circoncisione x motivi religiosi!

Cinzia ha detto...

cioè'come a dire....se lo fai su un bambino, perchè lui nn puo difendersi, tutto ti è permesso?

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