martedì 1 novembre 2011

Circoncisione aumenta rischio di Uretriti

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Circoncisione aumenta rischio di Uretriti

Uno studio su quasi 4300 uomini, effettuato dai ricercatori della "Trobe University di Victoria" e dell'Università del New South Wales ha scoperto che la circoncisione non riduce il rischio di contrarre la maggior parte delle infezioni trasmesse sessualmente, ma aumenta significativamente il rischio di uretriti e aumenta il rischio di candidosi al pene. L'incidenza osservata di HIV e Sifilide sono state così basse che non è stato possibile concludere che la circoncisione ha avuto alcuna protezione contro tali malattie sessualmente trasmissibili. Anzi, studi americani del 2010 hanno dimostrato una maggiore incidenza di MST o STD's in soggetti circoncisi dalla nascita.

The authors of the study, published in the Australian and New Zealand Journal of Public Health, comment that findings from an earlier Australian survey showing slightly higher rates of sexual performance difficulties among older uncircumcised men had been used to support the procedure. ….

E’ stato inoltre rilevato che i circoncisi hanno una maggiore difficoltà a mantenere l'erezione ed avvertono maggiore dolore durante i rapporti sessuali rispetto a un uomo non circonciso. Tale incidenza è maggiore al di sotto dei 30-50 anni d’età.

OBJECTIVE: To report on the prevalence and demographic variation in circumcision in Australia and examine sexual health outcomes in comparison with earlier research.

METHODS: A representative household sample of 4,290 Australian men aged 16–64 years completed a computer-assisted telephone interview including questions on circumcision status, demographic variables, reported lifetime experience of selected sexually transmissible infections (STIs), experience of sexual difficulties in the previous 12 months, masturbation, and sexual practices at last heterosexual encounter.

Jason A. Ferris, Juliet Richters, Marian K. Pitts, Julia M. Shelley, Judy M. Simpson, Richard Ryall, and Anthony M. A. SmithAustralian and New Zealand Journal of Public Health, Vol. 34 (2),160-64