venerdì 29 agosto 2014

Asl Roma apre un ambulatorio per Circoncisione rituale





Circoncisione, l’Asl Roma F apre un ambulatorio per l’operazione rituale

La struttura è la prima del suo genere nel Lazio ed è stata attivata per evitare il ricorso a presìdi clandestini pericolosi per la salute

Negli scorsi giorni a Civitavecchia è stato inaugurato il primo ambulatorio pubblico del Lazio dedicato all’effettuazione della circoncisione rituale. La struttura si rivolge, almeno per il momento, alla popolazione maggiorenne di religione ebraica o mussulmana. Le prestazioni vengono erogate in regime di intramoenia prenotando la visita attraverso il tradizionale Cup regionale.

“Questo un altro importante tassello dell’apertura culturale – ha dichiarato Giuseppe Quintavalle, direttore generale dell’Asl Roma F che il nostro personale ha intrapreso da oltre un decennio, con l’avvio operativo dei primi ambulatori distrettuali multiculturali in collaborazione con l’Amsi (Associazione Medici Stranieri in Italia). Questa ultima iniziativa, caldeggiata dai cittadini espressione di varie componenti etniche presenti sul nostro territorio, sancisce il diritto ad effettuare anche questo genere di prestazioni presso una struttura sanitaria pubblica, in piena sicurezza ed evitando tutte le possibili complicanze da interventi chirurgici effettuati in clandestinità senza misure igieniche e sanitarie adeguate”.

Un traguardo, quindi, che è stato possibile raggiungere grazie alla collaborazione prestata da tutte le persone, associazioni o strutture coinvolte nel problema. “Si tratta – ha spiegato Foad Aodi presidente dell’Amsi (Associazione medici stranieri in Italia), di Co-mai (comunità del mondo arabo in Italia) e fondatore di Uniti per unire – del primo presidio a offrire un servizio di questo tipo. Siamo arrivati a questo traguardo dopo cinque anni di richieste e tentativi di accordo ma siamo particolarmente soddisfatti perché da ora in poi sarà possibile evitare che le persone si rivolgano ad ambulatori clandestini che, oltre a chiedere cifre esorbitanti per effettuare la circoncisione anche più di 1000 euro, praticano l’operazione in condizioni igieniche non controllate né controllabili dalle autorità sanitarie ufficiali".

La necessità di una struttura pubblica di questo tipo è giustificata, infatti, anche da motivi di precauzione. "Calcoliamo - aggiunto Aodi - che almeno il 30 per cento delle circoncisioni che viene effettuato ogni anno avvenga senza nessuna garanzia di sicurezza. Siamo contenti anche del clima di collaborazione tra culture diverse che ha caratterizzato la fase preperatoria all'apertura dell'ambulatorio e che ha visto la collaborazione di arabi ed ebrei all'insegna della concordia. Nel prossimo futuro speriamo di poter avviare un’attività simile anche presso l’ospedale San Camillo-Forlanini di Roma ma che venga dedicato alla circoncisione dei bambini”.


La procedura prevede queste tappe:

Primo contatto:◾ Presso gli sportelli CUP dell’Ospedale “San Paolo” di Civitavecchia in Largo Donatori del Sangue, 1 – Tel. 0766.591546, per un appuntamento per visita “Circoncisione Rituale Maschile”.


Giorno della visita chirurgica:
◾ Regolarizzazione amministrativa della prestazione di che trattasi presso la Cassa CUP con pagamento della tariffa omnicomprensiva (visita chirurgica ed atto operatorio), concordata con le Comunità, a totale carico del cittadino pari ad € 213,00;
◾ Richiesta, se necessario, di eventuali esami diagnostici direttamente dal chirurgo che effettua la visita;
◾Consegna del consenso informato, tradotto, che sarà riconsegnato firmato per accettazione il giorno dell’intervento
◾ Appuntamento per l’atto operatorio (di pomeriggio o di sabato mattina).


Giorno dell’atto operatorio:
◾ Esibizione della ricevuta di pagamento effettuato prima della visita chirurgica;
◾ L’intervento sarà eseguito presso la sala operatoria sita al 5 piano dell’Ospedale S. Paolo da parte di una equipe formata da: Chirurgo Dott. Luca Belardinelli o Dott. Sergio Paladini De Mendoza, medico Anestesista disponibile per eventuali emergenze e l’infermiere professionale Stefano Fanali;
◾ Controllo postoperatorio per 2 ore circa e dimissione a domicilio.




FONTE: http://www.bussolasanita.it/schede.cfm?id=...razione_rituale

venerdì 22 agosto 2014

Infibulazione a figlie, arrestata coppia





Infibulazione a figlie, arrestata coppia

(ANSA) - PERUGIA, AGO 2014- Sono stati arrestati per lesioni personali aggravate dai carabinieri, due coniugi nigeriani residenti in un piccolo comune della provincia di Perugia che, stando all'indagine dei militari scaturita da un segnalazione della locale Asl, avrebbero fatto sottoporre le loro due figlie minorenni alla pratica dell'infibulazione. L'intervento potrebbe essere stato eseguito fuori Italia, ma il reato ha riguardato persone (le figlie della coppia) nate e residenti nel territorio italiano.

Hanno fatto sottoporre le figlie, di quattro e dieci anni, all'infibulazione, una mutilazione dei genitali, e per questo marito e moglie di origine nigeriana ma residenti in un piccolo centro della provincia di Perugia sono stati messi agli arresti domiciliari dai carabinieri. Concorso in lesioni personali aggravate il reato ipotizzato a loro carico. L'indagine coordinata dal sostituto procuratore perugino Massimo Casucci sta ancora cercando di delineare i contorni della vicenda. I due coniugi avrebbero comunque ammesso con gli investigatori di avere sottoposto le figlie alla pratica nel corso di un viaggio in Nigeria. Sono stati però arrestati in quanto le bambine sono nate e residenti in Italia.

La legge numero sette del 9 gennaio del 2006 - hanno ricordato gli stessi investigatori - ha infatti introdotto un articolo specifico per le pratiche di mutilazioni degli organi genitali femminili. Prevedendo la reclusione da quattro a 12 anni per chiunque in assenza di esigenze terapeutiche la cagiona. Gli accertamenti dei carabinieri del comando provinciale di Perugia - guidato dal colonnello Angelo Cuneo - sono stati avviati dopo una normale visita delle figlie della coppia presso un medico di una Asl fuori dall'Umbria. E' stato lui ad accorgersi delle mutilazioni e a rivolgersi ai servizi sociali che a loro volta hanno allertato i militari.

Secondo gli investigatori, i coniugi sono "sicuramente soggetti a condizionamento geografico-culturale". I due risiedono comunque regolarmente in provincia di Perugia dove lavorano. Entrambi sono risultati incensurati. Una famiglia "ben inserita" nel territorio sociale e integrata con esso. Tra i particolari ancora da chiarire quando sia stata praticata l'infibulazione. Per questo le indagini continuano "con il massimo impegno" per arrivare a chi ha materialmente eseguito la pratica. Anche se, come detto, questo è avvenuto all'estero. "L'infibulazione è di fatto la peggior forma di mutilazione del corpo femminile" ha spiegato Saverio Arena, ginecologo dell' ospedale di Perugia. La donna viene generalmente sottoposta alla pratica "da piccola e poi così presentata al futuro marito". "Il danno è una forte menomazione della donna - ha spiegato ancora il dottor Arena - e ad essa si associa una grande compromissione della sensazione di piacere".
 


FONTE: http://edintorni.net/related/service/redir...e_condanne.html

mercoledì 20 agosto 2014

Mutilazioni genitali femminili e Islam





Mutilazioni genitali femminili secondo le indicazioni del califfo Abu Bakr al-Baghdadi

La jihad del sesso e le mutilazioni genitali femminili come propaganda per attirare nuovi miliziani combattenti.

Nonostante l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite abbia adottato una risoluzione volta a porre fine alle mutilazioni genitali femminili, il califfo Abu Bakr al-Baghdadi ha deciso di adoperare la circoncisione femminile, che consiste nella rimozione parziale o totale dei genitali esterni nel territorio che pretende di controllare.

Questo è solo l'ultimo atto del discusso e fuori dal tempo califfo, che ha deciso di riportare al medioevo il suo territorio. La motivazione principale riguardo l'ultima sua idea, è che questo servirà a salvare dal peccato le ragazze. Secondo fonti arabe, nei giorni scorsi la sorte sarebbe toccata a 28 ragazzine, e l'intento è di estendere la terribile mutilazione su tutte le ragazze e le bambine che abbiano la sfortuna di abitare in quelle terre.

Questo in un periodo storico dove, grazie alle campagne dell'Onu e dell'Unicef, si sta lentamente riducendo il numero delle donne che hanno subito la barbara operazione, ma sono ancora un numero assurdo. Sembra siano addirittura 125 milioni in 29 Paesi africani e mediorientali ad averlo subito. Però quello che preoccupa in questo momento sembra essere la controtendenza, dopo tanto lavoro delle organizzazioni internazionali, di queste pratiche abbinate ad un Paese uscito da poco da una guerra e dove si sta risvegliando il potere religioso fondamentalista grazie all'autoproclamatosi califfo dello Stato Islamico dell'Iraq e del Levante.

Eppure questa sua crociata contro le donne non sembra essere legata così tanto al sesso, in quanto secondo le sue indicazioni, molte ragazze vengono convinte a diventare spose dei partecipanti alla jihad islamica, con brevi contratti matrimoniali, onde allietare, specie se arrivate vergini, fino a varie decine di miliziani. Le ragazze vengono importate da vari Paesi arabi, primo fra tutti la Tunisia, e dopo rapporti con anche un centinaio di uomini, tornano in patria malate o con i frutti di questi contratti di matrimonio facenti parte della Jihad del sesso. Non ci rimane che sperare che la comunità internazionale faccia qualcosa per portare un po' di pace in quell'angolo del pianeta, dove ormai da troppo tempo si susseguono personaggi che arrivano al potere silenziosamente, provocando poi danni a livello sociale ingentissimi.




http://it.blastingnews.com/cronaca/2014/07...i-00113537.html

martedì 19 agosto 2014

Circoncisione, bambini, stenosi del meato

J Pediatr Urol. 2011 Oct; 7 (5): 526-8. doi: 10.1016 / j.jpurol.2010.08.005. Epub 2010 Sep 18 anni.

Incidenza di stenosi del meato nei bambini dopo la circoncisione neonatale.

Joudi M 1 , Fathi M , Hiradfar M .

OBIETTIVO:
Determinare l'incidenza di stenosi del meato dopo la circoncisione neonatale.
PATIENTS AND METHODS:
Male children (5-10 years old) who had been circumcised during the neonatal period and presented at our pediatric clinic for reasons other than urinary complaints were examined and interviewed regarding urination problems.

RISULTATI:Dei 132 casi, 27 (20,4%) hanno avuto una grave stenosi del meato (diametro <5 F). Ispessimento della vescica e idronefrosi bilaterale (pyelocaliceal) sono stati trovati in tre casi (11,1%), and a voiding cystourethrogram was performed to reveal vesicoureteral reflux (VUR). Un paziente ha avuto II grado RVU nel suo rene destro e un altro di grado III nel suo rene sinistro; un altro paziente aveva II grado RVU in entrambi i reni.

CONCLUSIONI:
E’ importante seguire, controllare ed esaminare i genitali di ogni bambino sottoposto a circoncisione durante il periodo neonatale, per valutare se presenta o meno un’infezione del meato (o una stenosi).
Journal of Pediatric Urology Company.


Clin Pediatr (Phila). 2006 Jan-Feb;45(1):49-54.
Incidence of meatal stenosis following neonatal circumcision in a primary care setting.
Van Howe RS.
Department of Pediatrics, Michigan State University College of Human Medicine, Marquette, Michigan, USA.
Abstract

The objective of this study was to prospectively document the incidence of meatal stenosis in boys. The study included a consecutive sample of boys whose visit with the physician included a genital examination in a private primary care pediatric practice in rural northern Wisconsin. Meatal stenosis was diagnosed in boys from 1.94 to 12.34 years of age. The diagnosis was made in 24 of 329 circumcised boys who were Tanner I development and older than 3 years of age (7.29%, 95%CI=4.48-10.10%). Nearly all required meatotomy to resolve their symptoms. All of the boys with meatal stenosis were circumcised neonatally (exact OR=3.54, 95%CI=0.62-infinity). The ratio of circumcised boys to noncircumcised boys in this study provided 80% power to demonstrate a 21.4% difference in the incidence of meatal stenosis between circumcised and noncircumcised Tanner I boys 3 years and older. Meatal stenosis may be the most common complication following neonatal circumcision. Stenosi del meato è la complicazione più comune dopo la circoncisione neonatale. The frequency of this complication and the need for surgical correction need to be disclosed as part of the informed consent for neonatal circumcision. A careful meatal examination is indicted in any circumcised boy with abdominal or urinary complaints.



NZ Med J. 111 (1060): 57-8.

Circoncisione e stenosi del meato: 12 anni di esperienza

Upadhyay V 1 , Hammodat HM , Pease PW .

OBIETTIVI: Studiare e valutare l’incidenza di stenosi del meato nei bambini e neonati sottoposti a circoncisione.

METHODS:
A total of 50 patients were studied. These patients had meatotomy performed to treat meatal stenosis. All the patients had circumcision during the neonatal period or in the nappy age. Meatal stenosis was defined as change in the appearance of the delicate lips of the urinary meatus, with loss of elliptical shape to a circular shape because of fibrosis or scarring, with visually apparent narrowing. Patients with this appearance and no symptoms, but who had presented with a hernia, undescended testes or some other unassociated condition and had meatotomy were for the purpose of this study classed as the incidental group. Patients who were symptomatic and had the meatal stenosis as defined above were classed as the symptomatic group.

RESULTS:
Sixteen patients (total n = 50) had the diagnosis of meatal stenosis made incidentally. Thirty four patients, (68% of the total treated by meatotomy) presented to the clinic, being symptomatic due to meatal stenosis. The median age at presentation of the symptomatic group was 48 months (range 3 months-13 years) following circumcision. In all the symptomatic patients meatotomy alleviated the symptoms. All the operated patients were seen between one to three months following the operation and discharged.

CONCLUSIONE:
Stenosi del meato è riconosciuta come la complicazione più comune della circoncisione neonatale.

mercoledì 6 agosto 2014

Circoncisione, metodi alternativi per la cura della fimosi





Circoncisione, metodi alternativi per la cura della fimosi

Troppo spesso alcuni argomenti sono filtrati da tabù e stereotipi di tutti i tipi, e per questo motivo, per quanto si possa cercare di reperire informazioni, la nostra conoscenza è sempre limitata. Prova ne sono i vari luoghi comuni sulla pratica della circoncisione, da noi conosciuta principalmente per essere una tradizione della religione ebraica, alimentata dall’immaginario creato dai film. Effettivamente questa è una prassi abituale per gli ebrei, visto che all’ottavo giorno di vita i neonati devono essere circoncisi secondo la legge ebraica.

Questa pratica naturalmente non è utilizzata soltanto dagli ebrei, tutt’altro. La circoncisione è molto diffusa nei paesi islamici, negli U.S.A., in Africa e nel Sud-Est asiatico. In Europa, Sudamerica, Africa del Sud, e gran parte dell’Asia è una pratica molto infrequente.

La circoncisione non è praticata solo per ragioni religiose, tribali o estetiche, ma soprattutto per casi di natura soltanto medica. Ma cos’è realmente?

Si tratta di circoncisione quando si esporta chirurgicamente dal pene il prepuzio. Un semplice intervento utilizzato per la cura di una patologia che colpisce molti uomini: la fimosi, il restringimento dell’orifizio del prepuzio che impedisce al glande di essere scoperto completamente e autonomamente.

Anche se c’è molta poca informazione, questa affezione colpisce tantissimi individui di senso maschile, può essere congenita, oppure contratta da adulti, solitamente in seguito a qualche brutta infezione. Per quanto concerne ai bambini, è comprovato che si risolve entro il quarto anno di età nel 90% dei casi, senza il bisogno di ricorrere alla chirurgia.

Nelle situazioni più serie, l’intervento di circoncisione è d’obbligo. In attesa dell’operazione è raccomandata una terapia prescritta da uno specialista in urologia. La fimosi non è assolutamente da sottovalutare, perché il caso può diventare peggiore col passare del tempo, causando lesioni notevoli. Bisogna ad ogni costo superare la discrezione di partenza ed ogni imbarazzo e rivolgersi ad un medico.


La fimosi va individuata nel momento in cui è allo stadio iniziale, quando è possibile seguire una terapia con l’applicazione di pomate e farmaci direttamente sulla parte interessata.

La fimosi è una disfunzione che può essere superata e guarita, ma visto che colpisce un’area delicata come quella dei genitali, può avere delle conseguenze gravi, soprattutto per quello che riguarda il punto di vista psicologico, soprattutto nei maschi adulti. Eccetto casi molto seri, le funzionalità sessuali restano intatte, ma potrebbe cambiare l’approccio con l’altro sesso che può risultare più difficile e soprattutto più imbarazzante.

In caso di fimosi grave, come si svolge l’intervento?

Negli uomini adulti l’operazione è svolta in day hospital, in anestesia locale, non rendendo necessario il ricovero. Dopo l’intervento di circoncisione, e la conseguente asportazione del prepuzio contenente l’anello cicatriziale anelastico, sono applicati i punti che si riassorbono naturalmente nel tempo di due o quattro settimane. Essendo una zona molto delicata è fondamentale avere prudenza con le medicazioni, infatti, anche se è possibile svolgere le mansioni quotidiane come camminare o guidare, è sempre raccomandabile per evitare al massimo il sopraggiungere di infezioni, un periodo di riposo. Dopo circa 30 giorni è possibile riprendere l’attività sessuale senza particolari seccature.

Esistono però metodi meno invasivi che consentono il trattamento della fimosi senza essere costretti a ricorrere alla circoncisione, come quelli proposti da Phimostop. Con l’utilizzo dei tuboidi, dei dispositivi medici che se applicati sul glande consentono una progressiva dilatazione dell’anello cicatriziale fino al suo ritorno nel punto iniziale. I tuboidi sono venduti in confezioni, in cui sono presenti in diverse dimensioni in modo da essere messi evitando di forzare troppo il lume. Con il progredire della cura vanno applicati tuboidi di dimensioni sempre più grandi.

Naturalmente prima di stabilire la soluzione al problema e quale sia l’entità, è sempre necessario chiedere delucidazioni ad uno specialista che indichi la terapia.




http://www.beautyblog.it/circoncisione-met...per-cura-fimosi

lunedì 4 agosto 2014

Circoncisione testimonianze reali

ATTENZIONE I SEGUENTI MESSAGGI DI PERSONE ITALIANE CHE SI SONO SOTTOPOSTI A CIRCONCISIONE SONO VERI, REALI, SCRITTI X INTERO, SENZA ALCUN TIPO DI CENSURA E/O CORREZIONE ALCUNA - GRAZIE

Ciao a tutti,sono un ragazzo di 23anni che si è operato da 5 giorni di fimosi serrata.L'operazione per me è stata molto dolorosa al punto che mi hanno dovuto mettere della carta in bocca per non farmi urlare (anestesia locale) la cosa più brutta e che ieri mattina quindi al quarto giorno dopo aver iniziato a perdere molto sangue mi sono recato all'ospedale dove mi hanno messo altri 2punti dopo averne avuti circa 20 con l'operazione.La causa di questa perdita di sangue è data da un erezione notturna che avrebbe dovuto far togliere i punti i 2punti che mi hanno messo.L'erezioni sono un continuo problema per me e mi costringono a non dormire e ad alzarmi continuamente anche di notte per evitare di averle.Sono molto giu per l'operazione e non nascondo di avere paura dopo quello che sto passando.Vorrei un consiglio che non sia superficiale data la situazione.Grazie

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Ho eseguito l'intervento in età adulta per risolvere una fimosi media e ho più svantaggi che vantaggi, lasciandomi conseguenze sul piano estetico, scomodità e ipersensibiltà, con i risultati del caso, anche perchè ho nettamente presente come termine di paragone il prima ed il dopo.

Penso che sia una partica da non fare assolutamente se non in caso molto seri e per i quali non c'è alternativa efficace.

La sessualità e le sensazioni che provo sono cambiate, sia nell'autoerotismo che nei rapporti veri e propri


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Nel mio caso mi sono imbattuto in un medico che ha sbagliato su tutta la linea, a partire dal fatto che un pene che rimane coperto per vent'anni ha una sensibiltà naturalmente diversa, e per quanto mi riguarda , questo intervento non era necessario: con una plastica a zeta o con un intervento di allargamento del prepuzio potevo conservare tutto il prepuzio ( il frenulo no ).

Premetto che per esperienza mi riferisco all'autoerotismo ed alle sensazioni fisiche piacevoli non collegate direttamente ad esso, non ho ancora maturato esperienza sul campo.

Ho una cicatrice con bordi frastagliati e pelle in eccesso, con i segni dei punti, "regalo" di una sutura imperfetta.

Sento che la sensibilità è tutta concentrata sulla cicatrice e sul bordo più esuberante, sul glande poco o nulla.

La masturbazione richiede molti stop and go ed un controllo un po' estenuante per non venire prima, causa formicolio della cicatrice e a distanza di 11 anni si gonfia ancora in un punto tipo salsiciotto ( edema che mi ha lasciato in regalo l'intervento ).

La cosa che più manca è il lasciarsi andare completamente e avvertire tutta la gamma delle sensazioni sessuali, dovute anche allo scorrere su e giù del prepuzio. E la lubrificazione naturale che deriva da questa protezione.

Qualcuno ha scritto che fare l'amore senza è come farlo in bianco e nero e con è come farlo a colori.

Con ogni probabilità è vero.

Sto maturando sempre di più la convinzione di ricorrere ad un allungamento/ripristino non chirurgico ( sotto controllo medico ) del prepuzio anche se questo dovesse richiedere circa 4 anni, per poi eliminare la cicatrice residua dopo aver raggiunto il giusto grado di copertura.

Si chiama foreskin restoration non surgical.

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Come altri ho riscontrato un certo
allungamento del tempo che mi ci è voluto per arrivare
all'orgasmo..

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ti posso dire che io sono stato circonciso da piccolo e si vedono delle piccole palline (sono 5 o 6) come se fosse un pezzettino di pelle cresciuta ai lati del glande, però devo dire che in erezione quasi scompaiono e non si vede nulla. Secondo te perchè sono stato circonciso da piccolo?

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NON SONO PRESENTI NOMI O SOSTITUTI X IL RISPETTO DELLA PRIVACY

domenica 3 agosto 2014

Va in ospedale per una circoncisione e gli amputano il pene





Usa, va in ospedale per una circoncisione e gli amputano il pene

L'uomo ha già denunciato l'ospedale e l'equipe medica

Doveva essere una semplice operazione di routine: una circoncisione. Ma non per Johnny Lee Banks Jr. di Birmingham, in Alabama, che uscito dall'ospedale al posto che con un taglietto si è trovato con il pene amputato. Un errore pazzesco che, adesso, il Princeton Baptist Medical Center dovrà pagare. La struttura e tutta l'equipe di urologia sono stati denunciati dall'uomo. Adesso bisognerà vedere che tipo di risarcimento deciderà il giudice. Intanto, Johnny Lee Banks Jr. soffre per un pene amputato e i dolori causati dall'errore ospedaliero. Senza dimenticare la moglie dell'uomo, ovviamente parte lesa anche lei.

Lo choc e la denuncia L'uomo ha sporto denuncia contro l'ospedale, i medici e il personale per negligenza, chiedendo un risarcimento in denaro «per il dolore arrecato a me e a mia moglie». Dai medici nessuna dichiarazione.
 
 


http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/2014/...e_2059578.shtml

sabato 2 agosto 2014

Circoncisione e allattamento



Circumcision and Breastfeeding Studies

Over the years, many studies have established a link between infant circumcision and difficulty breastfeeding. Here is a summary of a dozen related medical studies and literature:

Breastfeeding Answers Made Simple: A Guide for Helping Mothers
The pain of circumcision causes breastfeeding problems in some babies. After this procedure, a baby may have trouble settling in at the breast, may refuse the breast, or may shut down and be unresponsive.
Mohrbacher, Nancy. Breastfeeding Answers Made Simple: A Guide for Helping Mothers. Plano: Hale, 2010.

The Breastfeeding Answer Book
When a baby undergoes a painful medical procedure, such as a heel stick, injection, spinal tap, or circumcision, he may shut down and be unreceptive to feedings until he is feeling better.
Mohrbacher N, Stock J. The Breastfeeding Answer Book. Schaumburg: La Leche League International, 2003.

Breastfeeding Problems After Circumcision
Unquestionably, many babies are circumcised and go on to breastfeed without difficulty. But for some, the pain after circumcision may cause just enough disruption to interfere with the breastfeeding relationship.
[Breastfeeding problems after circumcision]. Leaven, September-October 1994:78.

Circumcision and Breastfeeding
Boys who are circumcised before breastfeeding has been established have more problems with breastfeeding. Conversely, boys who are recovering from a traumatic birth but are left intact have fewer breastfeeding difficulties.
Lee N. Circumcision and Breastfeeding. [Letter] J Hum Lact 2000;16(4):295.

The Case Against Circumcision
The radical practice of routinely circumcising babies did not begin until the Cold War era. This institutionalization of what amounted to compulsory circumcision was part of the same movement that pathologized and medicalized birth and actively discouraged breastfeeding.
Fleiss P. 1997. The case against circumcision. Mothering Magazine Winter 1997:36-45.

Breastfeeding Must Be Given Priority Over Circumcision
Prospective parents should be warned in advance of circumcision’s interference with breastfeeding. While current informed medical opinion does not support the practice, some parents, however, still have their baby circumcised. In this case, the circumcision should be avoided at least until breastfeeding is well established. Such a recommendation should be a part of all printed material regarding breastfeeding that is provided to expectant mothers in advance of delivery and should be volunteered by lactation consultants in every pre-partum counseling session.
Hill G. Breastfeeding must be given priority over circumcision. J Hum Lact 2003;19(1):21.

Acetaminophen Analgesia in Neonatal Circumcision: The Effect on Pain
Preoperatively, all neonates fed well. Neonate feeding behavior after circumcision deteriorated in neonates in both groups. Of those breastfed, 2 of 11 (18%) in the acetaminophen group and 3 of 8 (37%) in the placebo group either were judged to have breast-fed poorly or required formula feedings after circumcision. Of neonates who were formula-fed, 4 of 12 (33%) in the acetaminophen group and 2 of 13 (15%) in the placebo group fed poorly after circumcision. Acetaminophen did not significantly influence feeding changes for either breast-fed or formula-fed neonates.
Howard CR, Howard FM, and Weitzman ML. Acetaminophen analgesia in neonatal circumcision: the effect on pain. Pediatrics 1994;93(4):641-646.

Behavioral Effects of Circumcision With and Without Anesthesia
Changes in heart rate, respiratory rate, transcutaneous pO2, adrenal cortical hormone secretion, sleep patterns, and behavioral patterns have been shown to be altered during and/or following circumcision of the full-term neonate.
Dixon S, Snyder J, Holve R, Bromberger P. Behavioral effects of circumcision with and without anesthesia. J Dev Behav Pediatr 1984; 5(5): 246-50.

Circumcision I: Effects Upon Newborn Behavior
Our results demonstrate than infants change behaviors after circumcision in about 90 percent of cases. Families, nurses, and physicians have appreciated that babies are different after circumcision, but there have not been controlled studies using the NBAS scale to substantiate these changes... We have shown that behavior differences after circumcision in 4/12 (33%) subjects persisted for at least 22 hours.
Marshall RE, Stratton WC, Moore JA, et al. Circumcision I: effects upon newborn behavior. Infant Behavior and Development 1980;3:1-14.

Circumcision II: Effects Upon Mother-Infant Interaction
The effects of circumcision upon mother-infant interaction were examined in an observational study of 59 mother-infant pairs during hospital feedings using a specifically designed mother-infant interaction observation system that examined 43 discreet behaviours relating to feeding, gaze, facial expression, vocalizations and touch. The experimental group was circumcised after the second feeding and the control group after the fourth feeding... Immediately following circumcision there were differences in the feeding patterns between the two groups. The experimental group exhibited fewer intervals of uninterrupted feeding than did the control group.
Marshall RE, Porter FL, Rogers AG, et al. Circumcision: II effects upon mother-infant interaction. Early Hum Dev 1982; 7(4):367-374.

American Academy of Pediatrics: Breastfeeding and the Use of Human Milk
Breastfeeding should begin as soon as possible after birth, usually within the first hour. Except under special circumstances, the newborn infant should remain with the mother throughout the recovery period. Procedures that may interfere with breastfeeding or traumatize the infant should be avoided or minimized.
American Academy of Pediatrics, Work Group on Breastfeeding. Breastfeeding and the use of human milk. Pediatrics.1997;100 :1035– 1039

The Assessment and Management of Acute Pain in Infants, Children, and Adolescents
Available research indicates that newborn circumcisions are a significant source of pain during the procedure and are associated with irritability and feeding disturbances during the days afterward.
Committee on Psychosocial Aspects of Child and Family Health, American Academy of Pediatrics; Task Force on Pain in Infants, Children, and Adolescents, American Pain Society. The assessment and management of acute pain in infants, children, and adolescents. Pediatrics 2001;108(3):793-7.


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