venerdì 30 marzo 2012

Thomas Cohen non vuole circoncidere il figlio



"My baby won't be circumcised," he says. "My mum didn't want me to be circumcised either."

S.C.U.M are a South East London based post-punk/art rock group. Its members are Thomas Cohen (vocals), Bradley Baker (machines, press), Samuel Kilcoyne (keyboards), Huw Webb (bass) and Melissa Rigby (drums). The band previously included Ruaridh Connellan (drums) and Joseph Williams (bass, media). S.C.U.M take their name from Valerie Solanas' misandrous screed, SCUM Manifesto, an ironic reference to the all-male nature of the band prior to Connellan's dismissal.

Peaches Honeyblossom Geldof[2] (born 13 March 1989)[3] is a British journalist, television presenter and model.


http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F...xEAGVvVCPJhodEQ

martedì 27 marzo 2012

Ben Affleck: No alla circoncisione

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Ben Affleck, all'anagrafe Benjamin Géza Affleck-Boldt (Berkeley, 15 agosto 1972), è un attore, sceneggiatore e regista statunitense.

We don't dive into the celeb gossip too often here at pp, but when Ben Affleck and Jennifer Garner announced they welcomed baby boy, Samuel, to the family yesterday (Feb 27), it was cause for a few high-fives as this is one Hollywood babe who will likely be keeping all his parts.

Having grown up intact, Affleck has discussed circumcision briefly in interviews in the past, saying that he "hates it." But his son is sure to love him for keeping him happy, healthy and whole!

Filmografia

Buffy - L'Ammazza Vampiri
Generazione X
Armageddon
Will Hunting - Genio ribelle
Shakespeare in Love
Trappola criminal
Ipotesi di reato
Natale in affitto
Daredevil
The Town

domenica 25 marzo 2012

New York, neonato muore per herpes dopo la circoncisione



New York, neonato muore per herpes dopo la circoncisione

NEW YORK – Morire per una circoncisione: è quello che è successo ad un piccolo di due settimane di Brooklyn, New York, lo scorso settembre. Secondo quanto scrive il New York daily News il neonato sarebbe morto al Maimonides Hospital per aver contratto l’herpes dopo l’operazione di circoncisione.

Più esattamente si sarebbe trattato di un virus dell’herpers simplex di tipo 1. Ancora oggi, scrive il quotidiano di New York, non si sa chi abbia eseguito la circoncisione.

Nel 2004 gli operatori sanitari della città avevano rivelato che un altro bambino era morto per una circoncisione effettuata dal rabbino della contea di Rockland. In quel caso, infatti, seguendo il rito ultraortodosso il rabbino aveva cercato di fermare il sangue dalla ferita del piccolo con la propria bocca. Una pratica poco igienica, con possibili conseguenze nocive.

Già in quell’anno si verificarono tre casi di neonati colpiti da herpes contratto in seguito ad una circoncisione.


Fonte:http://247.libero.it/focus/21214313/22/new-york-neonato-muore-per-herpes-dopo-la-b-circoncisione-b/

venerdì 23 marzo 2012

Svezia: Pediatri contro la circoncisione



Svezia: Pediatri contro la circoncisione per motivi religiosi
CIRCONCISIONE IN SVEZIA – Una mutilazione ingiusta, fatta su un soggetto incapace di prendere decisioni per sé stesso: con questa motivazione l’Associazione dei Pediatri svedesi si scaglia contro la circoncisione per motivi religiosi. E propone una soluzione senza mezze misure: proibirla.

Dopo lunghissime discussioni, la Svenska barnläkarföreningen (l’Associazione dei Pediatri svedesi) è arrivata a una sintesi: la circoncisione va vietata. Si tratta di un tema medico che, come ricorda il quotidiano svedese The Local, nel paese è discusso da molto tempo. Tanti i medici che la considerano un’operazione invasiva; tanti quelli che, pur non pretendendo che venga impedita, ritengono questa pratica una questione ‘eticamente complessa’. Chi deve stabilire se poterla fare o meno? È davvero solo una decisione che spetta ai genitori? I dubbi dei medici partono proprio da qui: i bambini sottoposti a circoncisione non sono soggetti in grado di prendere decisioni autonomamente. Sottoporli a questa pratica, spiega sul quotidiano Göteborgs-Posten Staffan Janson, portavoce della Svenska barnläkarföreningen, equivale a “una mutilazione su un bambino non in grado di decidere per se stesso”. Le associazioni religiose, però, la pensano in modo differente. :(


http://www.direttanews.it/2012/02/26/svezia-pediatri-contro-la-circoncisione-per-motivi-religiosi/

mercoledì 21 marzo 2012

Urologist Renounces Infant Circumcision

Urologist Renounces Infant Circumcision; Discusses Risks, Harms, & Lack Of Benefits

Dr. Snyder, former president of the Virginia Urological Society, talks about the obvious ethical problems with performing an unnecessary procedure on a child that cannot consent.

He also de-bunks the myths that newborn circumcision can stop penile cancer (the rarest of all male cancers), urinary tract infections, or HIV.

Finally, Dr. Snyder addresses the real risks associated with circumcising infants, including:

- Death, usually by bleeding or infection
- Loss of the entire penis or parts of the glans (head)
- Various healing complications such as skin bridges
- Meatal stenosis (urethral strictures), which can prevent urination and damage the kidneys
- Sexual side effects from tight erections due to so much skin being cut off


Dr. Snyder was actually surprised that non-therapeutic circumcision continues to this day, seeing as most major U.S. medical associations have made it clear since the early 1970's that newborn circumcision is not a medically indicated procedure. He concludes that, with circumcision rates plummeting in the US, circumcision will likely fall completely out of favor in the US within a generation, as happened in other circumcising countries like the UK, New Zealand, and Australia decades ago.

Doctor Discusses Circumcision Controversy



James L. Snyder, M.D., F.A.C.S., Past President of the Virginia Urological Society discusses the controversy around infant circumcision.
Warning: Medical photos of circumcision harm.


Two thoughts came to mind listening to Dr. Snyder speak:

First -- Of the thousands of US doctors who continue to perform or condone non-therapeutic circumcisions today, how many are actually giving parents honest disclosure on the harms, risks, and ethical problems of child circumcision? My hunch is that the answer is zero. Any ethical doctor capable of truthfully discussing these issues would surely have already stopped performing non-therapeutic circumcisions altogether. (All US doctors swear by the Hippocratic Oath to "First Do No Harm.")

Second -- Dr. Snyder's conclusions sound remarkably similar to the conclusions of a number of large international medical organizations: that non-therapeutic circumcision of children is harmful, risky, unnecessary (by definition), and a violation of a child's rights. Consider the conclusion of KNMG, the assocation representing over 40,000 Dutch medical professionals, from their 17-page report last year condemning circumcision:

The official viewpoint of KNMG and other related medical/scientific organisations is that non-therapeutic circumcision of male minors is a violation of children’s rights to autonomy and physical integrity. Contrary to popular belief, circumcision can cause complications – bleeding, infection, urethral stricture and panic attacks are particularly common. KNMG is therefore urging a strong policy of deterrence. KNMG is calling upon doctors to actively and insistently inform parents who are considering the procedure of the absence of medical benefits and the danger of complications.
As circumcision continues to fall out of favor in the US, I can't help but think that most intelligent, educated doctors in this country will reach the same conclusions regarding the unnecessary genital cutting of children, especially considering tomorrow's male doctors will most likely be intact.

During the transition period, I suspect that doctors who do continue to perform non-therapeutic circumcision on children will increasingly face lawsuits from both the children who are cut and the children's parents, who are so often being misled by the medical professionals they are supposed to trust.

www.barefootintactivist.com/

martedì 20 marzo 2012

Sesso orale aumenta rischio HPV

Il Sesso Orale aumenta il rischio di Cancro orofaringeo tramite l' HPV

I ricercatori americani del Johns Hopkins Kimmel Cancer Center di Baltimora con un recente lavoro pubblicato su Lancet Oncology (Lancet Oncol. 2010 Aug;11(8):781-9.) un importante studio osservazionale ed epidemiologico su l'aumento del rischio di incidenza del Cancro orofaringeo correlato all' HPV (Human Papilloma Virus).

Il dato di conferma proviene dall'osservazione della aumentata incidenza - soprattutto negli uomini di età inferiore ai 50 anni di questa malattia neoplastica anche in soggetti non fumatori e non abituali consumatori di alcol.

La nostra osservazione, sull'incidenza maggiore dell'uomo può albergare nelle maggiori difficoltà di protezione durante un rapporto orale attivo con partner femminile (cunnilingus) o alta promiscuità e scarsa protezione, fra omosessuali.

Lo studio conferma che la presenza di HPV nel cavo orale espone di ben 32 volte in più rispetto ad un soggetto non positivo per HPV all'insorgenza di questo tumore (carcinoma squaocellulare); il rischio di cancro è inoltre maggiormente triplicato nei soggetti HPV positivi fumatori e di 2,5 volte nei forti bevitori.

Altri dati significativi confermano che i pazienti che hanno avuto nella loro vita più di 6 partner con le quali hanno avuto sesso orale (attivo: fellatio o cunnilingus) sviluppano una percentuale di cancro - HPV correlato dell' 8,6% rispetto ad altri soggetti meno promiscui.

Nell'attesa di nuovi dati riguardanti soprattutto la reale efficacia del vaccino contro l'HPV nell'uomo, i consigli fondamentali per la sicurezza dei pazienti debbono vertere nella

1. Protezione attiva durante il sesso orale (condom)

2. Individuazione di lesioni precoci del cavo orale


Inoltre può risultare utile per un miglior follow-up dei pazienti e per individuare i soggetti a più alto rischio, l'effettuazione di tests specifici per la individuazione di ceppi responsabili di questo tumore - HPV 16 in primis, mediante tecnica di amplificazione del genoma virale.

Le Figure di riferimento per la tutela della Salute del paziente sono il medico di famiglia in primis e sicuramente lo Specialista in Malattie Sessualmente Trasmissibili, ovvero il Venereologo:

utile rivolgersi al Venereologo, per la valutazione di lesioni delle mucose del cavo orale e per la effettuazione dei sopraccitati tests specifici; ovviamente la Tutela della Salute in questo caso non deve significare facili allarmismi, ma vuole sottolineare l'importanza della prevenzione primaria in un tipo di rapporto sessuale, che molti considerano erroneamente "relativamente sicuro" senza alcuna protezione, rispetto ad altri tipi di rapporti sessuali - e che invece può trasmettere oltre a quanto asserito dai ricercatori Johns Hopkins Kimmel Cancer, anche altre malattie sessualmente trasmissibili importanti (Sifilide, Gonorrea, Chlamidia, Herpes, Condilomi - HPV, Balanopostiti / Balaniti in primis).

lunedì 19 marzo 2012

IL LICHEN SCLEROSUS

IL LICHEN SCLEROSUS o SCLEROATROFICO

Spesso sottovalutato, sovente misdiagnosticato, raramente identificato in modo precoce, il Lichen sclerosus o sclero-atrofico - una patologia infiammatoria immunologica, che causa la cicatrizzazione sclerotica progressiva dei tessuti del pene (prepuzio, glande, meato uretrale e uretra terminale, nell'uomo; grandi e piccole labbra, introito vaginale nella donna; regione perianale e perineale in entrambi i sessi) è una malattia molto più diffusa di quanto non si creda comunemente.

Il paziente uomo che arriva all'occhio dello Specialista Venereologo con questa patologia, racconta spesso di aver effettuato terapia anti-micotiche per presunti candidiasi o funghi in genere; altre volte racconta di aver iniziato a manifestare un disturbo a seguito o durante l'atto sessuale, con fastidio e dolore, sovente esitante con piccoli "taglietti" del prepuzio e restringimento dello stesso. In altri casi, si descrivono "macchie bianche" sul glande o sul prepuzio e difficoltà allo scorrimento di quest'ultimo sul glande.

La paziente donna, descrive invece una estrema secchezza della mucosa vulvo-vaginale e perineale, accompagnata da dispareunia (dolore all'atto sessuale). Spesso si descrive un cambiamento di colore della mucosa stessa (che appare più sbiadita e secca) e collabimento o riduzione delle piccole labbra (o loro scomparsa); anche nella donna sono possibili ragadizzazioni e macchie biancastre.


APPROCCIO CLINICO:

A tutt'oggi, la diagnosi precoce rimane di fondamentale importanza per la prevenzione delle sequele spesso invalidanti e cronicizzanti che possono colpire lo stesso organo genitale maschile o femminile)

La visita Dermatologica Venereologica rimane per tale ragione ed in caso di sospetto di questa patologia (la quale può esordire in modo classico o sovente maniera subdola o poco chiara, mimando all'inizio una balanopostite o una vulvo-vaginite) la strada migliore per una corretta diagnosi e una terapia medica indicata.


Il Lichen sclerosus:
Definizione


• E’ una patologia infiammatoria immunologica

• Interessa primariamente la cute e le mucose genitali : prepuzio, glande, uretra

• Può interessare la cute di tutto il corpo

• Comporta la sclerosi completa del tegumento

• E’ una patologia pre-cancerosa

• Può colpire ambo i sessi

• Può insorgere in età pediatrica


Il Lichen sclerosus:
Epidemiologia


• Può colpire ambo i sessi, (donna>uomo)

• Può insorgere in età pediatrica (bambina>>bambino)

• E’ una patologia piuttosto diffusa nella popolazione. Generale (dati variabili da 3-15%).

• Il prepuzio il glande e la vagina sono le aree maggiormente colpite

• La cute extragenitale è la regione meno colpita, ma esistono casi di LS extragenitale

• La fascia di età maggiormente colpita :

fra 25 e i 55 anni con frequenza max 28-38 anni


Il Lichen sclerosus:
Cause


- La causa specifica di insorgenza è a tutt’ora sconosciuta

- Lo stress psicologico svolge un ruolo centrale : Teoria neurogena

- Sono stati identificati autoanticorpi specifici : Teoria autoimmunitaria

- Dismetabolismi

- Disimmunitarismi

- Dislipidemie

- Infezioni croniche


Il Lichen sclerosus:
Frontiere scientifiche


• L'esatta relazione tra LS e carcinoma del pene è comunque ancora dibattuta.

• Alcuni Autori suggeriscono che il LS possa promuovere l'infezione da HPV, così che le due condizioni associate aumentino il rischio di sviluppo di un carcinoma.

• la valutazione della presenza di oncogeni e di prodotti genici alterati come le proteine p53, p21, p27, cerB-2, Ki67 nelle lesioni precancerose indotte dalla esposizione solare come la cheratosi attinica o in lesioni precancerose a rischio di infezioni virali come il Lichen sclerosus è una frontiera da approfondire.

• Lo studio di tali markers attraverso indagini immunoistochimiche può permettere una diagnosi tumorale precoce.

• identificare differenti patterns istologici che possono essere osservati nel LS atti ad individuare differenti stadi evolutivi fino alla malignità, è un nuovo Gold standard


Il Lichen sclerosus:
La Terapia Medica è possibile?


• La Terapia Medica non è solo possibile ma necessaria !

• La Terapia dovrebbe essere impostata dopo il micro-prelievo bioptico e la stadiazione

• Si basa sull’impiego crociato di immunomodulatori, immunosoppressori, antiossidanti topici e sistemici e trofizzanti

• Varia da caso a caso e reca costantemente risultati significativi

• Deve essere sempre modulata in base all’andamento


La Terapia Chirurgica

Si può prevedere l’intervento chirurgico ambulatoriale e di tipo conservativo teso ad eliminare eventuali connessioni fisio-patologiche (es. frenulo breve e sclerotico) o aree di sclerosi importante.


Il Lichen sclerosus:
I problemi di oggi


• E’ una patologia significativamente sottovalutata

• E’ considerata solo nelle fasi finali (Lichen sclerosus avanzato/fimotico/tumori del pene)

• Viene trattata quasi esclusivamente in modo chirurgico

• Il Dermatologo Venereologo vede spesso tardivamente tale patologia

• Incide in maniera grave sulla sfera sessuale

• La stragrande maggioranza di casi di carcinoma spinoso del glande è fortemente legata alla presenza pregressa di Lichen sclerosus


Il Lichen sclerosus:
Il traguardo di domani


• Patologia conosciuta e approcciata faramcologicamente anche dalle fasi iniziali

• Netta riduzione delle complicanze tumorali

• Patologia trattata anzitutto mediante terapie mediche

• Considerazione Dermatologico-Venereologica nelle fasi iniziali

• Vita sessuale dei pazienti affetti da Lichen sclerosus paragonabile a quella dei non affetti

• Diminuzione dei casi di Carcinoma spinoso del glande

(A cura di Medici Italia)

lunedì 12 marzo 2012

Speranze dai test sul vaccino protegge dal virus sosia dell'Hiv

Speranze dai test sul vaccino protegge dal virus sosia dell'Hiv

  l'infezione da Siv,colpisce le scimmie rhesus,vaccino preventivo contro l'Aids trasmissione, ,farmaci, virus dell'Hiv, vaccino contro l'infezione da Hiv,  proteggere dal virus è ancora limitata,presenza del virus nel sangue,combinazioni vaccinali ,La speranza di arrivare ad un vaccino preventivo contro l'Aids non è più così lontana. Dopo annunci forse troppo affrettati, false partenze e parziali progressi, arriva ora un nuovo passo in avanti: i risultati di uno studio sugli animali pubblicato su Nature mostrano che nuove combinazioni vaccinali possono offrire una protezione parziale contro l'infezione da Siv, un virus simile all'Hiv che colpisce le scimmie rhesus.

Lo studio, guidato da Dan Barouch della Harvard Medical School, ha testato mix differenti, ottenendo una protezione contro l'immunodeficienza delle scimmie efficace contro un ceppo diverso del virus rispetto a quello utilizzato per il vaccino, dato molto significativo. In particolare, i trattamenti con Ad26/Mva e Ad35/Ad26 hanno ridotto la possibilità che le scimmie esposte al virus si infettassero dell'80 per cento rispetto ad un placebo. E negli animali che si sono infettati, si è comunque avuta una riduzione della presenza del virus nel sangue.

Il prossimo passo, già in programma, è quello di sperimentarne una versione adattata per l'uomo. "Lo studio ci ha permesso di valutare l'effetto protettivo di diverse combinazioni di vaccino. E questi dati ci aiuteranno a portare i candidati più promettenti verso trial clinici", ha commentato Barouch. "Ma ci vorranno ancora diversi anni", avverte Stefano Vella, direttore del dipartimento del farmaco dell'Istituto superiore di sanità e uno dei maggiori esperti di Aids. "In più, la sperimentazione sull'uomo è particolarmente delicata anche da un punto di vista etico", aggiunge.

Nonostante alcuni recenti progressi nello sviluppo di un vaccino contro l'infezione da Hiv, la comprensione delle risposte immunitarie necessarie per proteggere dal virus è ancora limitata. "Qui per la prima volta si riscontra una reale protezione", sottolinea Vella, "ed il lavoro dà indicazioni importanti sul perché altre sperimentazioni, invece, non hanno funzionato", dice ancora.

Il virus dell'Hiv è particolarmente astuto e sfuggente. "Il futuro è costruire il vaccino usando pezzetti della superficie virale che normalmente il virus tiene nascosti. Se si riesce ad usarli per un vaccino, allora l'organismo può produrre gli anticorpi neutralizzanti, che sono gli unici in grado di proteggere dall'infezione. E' come dire che il virus se ne va in giro con la targa coperta", spiega Vella. "Ma se si riesce a scoprirla, allora si può arrivare ad un vaccino preventivo".

Grazie a questi esperimenti è stato possibile identificare uno degli elementi chiave per un vaccino davvero efficace anche contro il virus dell'immunodeficienza umana: è la proteina Env (envelope) che compone l'involucro esterno del virus: le scimmie che risultavano protette dalla vaccinazione erano infatti quelle che nel sangue presentavano anticorpi specifici diretti contro questa proteina.

La strada da percorrere per sconfiggere la malattia del secolo, che in questi 30 anni ha infettato 60 milioni di persone in tutto il mondo, dev'essere però parallela, sottolinea Vella. Grazie ai farmaci, l'infezione si è cronicizzata. E trattare le persone con la terapia riduce anche la trasmissione, dice ancora l'esperto. "Si cura e si protegge, ma continuare a curarsi prendendo farmaci a vita non è cosa facile, a parte gli effetti collaterali". Per questo, il traguardo di un vaccino preventivo è così importante.

domenica 11 marzo 2012

Uomo accusato di 23 circoncisioni illegali

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Un uomo di 68 anni di Sataoa, accusato di eseguire circoncisioni clandestine su 23 ragazzi di Saleilua, Falealili, è apparso ieri presso la Corte Distrettuale. Il Giudice Vaepule Alo Vaemoa Va'ai ha presieduto la seduta per valutarne le accuse e le eventuali responsabilità.

Fale Itagia si trova ora a dover affrontare 23 capi d’accusa per danno fisico e crimini contro la persona. Il Procuratore anziano Ken Komiti ha chiesto che la seduta in tribunale venga aggiornata in modo da poter finalizzare le accuse e raccogliere maggior indizi/prove a suo discapito.

"Abbiamo almeno ventisette accuse contro l'imputato." Ha detto Mr Komiti che ha altresì chiesto alla Corte di tenere Itagia in custodia della polizia mentre vengono finalizzate le accuse. Il giudice Vaepule ha ordinato che l'imputato sia detenuto in custodia cautelare senza cauzione per una settimana. La questione è stata rinviata a marzo 2012.



http://www.samoaobserver.ws/index.php?option=com_content&view=article&id=38178:the-circumcision-man&catid=1:latest-news&Itemid=50

venerdì 9 marzo 2012

Circoncisione e immigrati

Cosa dice il Ministero della Salute dal 2010:

...

Il ministero della Salute ha firmato un protocollo d'intesa con la Federazione italiana Medici pediatri (Fimp) sulla circoncisione, che è un vero e proprio intervento chirurgico e come tale va eseguito da personale esperto nelle strutture adatte, nel rispetto delle norme igieniche e mediche.

...

La sigla in calce al documento è stata apposta dal sottosegretario, Francesca Martini, e dal presidente Fimp, Giuseppe Mele: inizia ora un percorso che impegna i pediatri ad informarsi sull'orientamento religioso delle famiglie del neonato, a comunicare alla famiglia le conseguenze della circoncisione e ad indicare le strutture che eseguono l'operazione.

...

Afferma il sottosegretario Martini: "L'identità e la continuità del patrimonio culturale delle famiglie immigrate non possono confliggere con il diritto alla salute del bambino. Non si può morire a pochi mesi di vita in un paese come il nostro, che ha una pediatria di alto profilo. L'inclusione deve guardare alla centralità del bambino e non vuol dire importazione di qualsiasi uso e costume".
"E' necessario monitorare per prevenire", ha concluso il Presidente Mele

...

lunedì 5 marzo 2012

FAQ-Domande su Igiene - Circoncisione

Educare una nuova generazione per il benessere di ogni bambino.

Come devo pulire il pene intatto?

In primo luogo, spiegare al paziente che si sta andando a lavare il suo pene. Lavare la parte esterna con sapone neutro e acqua tiepida. Sciacquare. Delicatamente ritrarre il prepuzio, lavare la piega interna del prepuzio e glande con solo acqua calda (senza sapone sulla mucosa), per poi far tornare il prepuzio alla sua naturale posizione (in avanti). Asciugare l'esterno del corpo del pene e del prepuzio. Residui di sapone potrebbero infatti provocare bruciori, fastidi o ipersensibilità al glande, arrossamenti o nei casi più gravi Balaniti o Balanopostiti.


Quanto spesso il prepuzio dovrebbe essere lavato?

Lo strato interno del prepuzio e il glande devono essere lavati durante il bagno o la doccia e la normale igiene quotidiana al mattino. Il prepuzio non ha bisogno di essere lavato dopo ogni minzione.

(Ricordarsi però di asciugare bene il prepuzio e il glande dopo ogni minzione)


Dovrei usare il sapone?

Come per la piccole labbra delle donne, il sapone non dovrebbe mai essere utilizzato sulle pieghe interne del prepuzio maschile o glande. Il sapone distrugge l'equilibrio naturale dei batteri, favorendo una crescita eccessiva di lieviti e germi, causando cosi cattivo odore e una spiacevole sensazione bruciore.


Qual è il modo migliore per ridurre i cattivi odori?

Sgraditi odori del pene sono causati da cattiva alimentazione e da una scarsa igiene generale. E’ importante cambiare l’intimo almeno due volte al giorno e farsi una doccia ogni 2-3 giorni. Si deve incoraggiare i pazienti a bere più acqua, mangiare più frutta e verdura fresca, ridurre i grassi e gli Ogm dall‘alimentazione, eliminare gli alimenti ricchi in zuccheri(specie quelli complessi) dalla propria dieta, inibirà la crescita di funghi che producono cattivi odori e batteri. Lavaggio frequente e accurato di tutta la zona ano-genitale è altrettanto importante. Durante il lavaggio del pene, risciacquare delicatamente la parte esterna del prepuzio con acqua e sapone delicato. Sciacquare l'interno del prepuzio e glande con acqua tiepida per ridurre l'odore se è rilevabile. Ricordare che pure nei soggetti circoncisi si ha presenza di smegma. Cattivi odori, Ivu e batteri sono invece più frequenti in uomini circoncisi che in soggetti sani e normalmente “Intatti”.


Quali sono le cause aderenze e come dovrebbero essere trattati?

Aderenze tra prepuzio e glande sono solitamente benigne. Lasciatele in pace a meno che non causano un accumulo notevole di cellule esfoliate o causino disagio al paziente durante l'erezione. Qualora richiedano la separazione, un medico può applicare una pomata anestetica e lisi delle aderenze con un bisturi o effettuare una plastica a zeta. L'applicazione di una pomata antibiotica e retrazione dolce due volte al giorno contribuirà a garantire che le adesioni non si riformino.


Il mio paziente lamenta dolore quando pulisce il glande. Perché? Che cosa si può fare?

La causa del dolore deve essere determinato. Chiedere al paziente quale parte del suo pene gli fa male. Le cause più comuni di dolore sono: ritrazione vigorosa, replacement of the foreskin, utilizzo di un asciugamano ruvido, lavaggio rapido o scrubbing, sapone sulla piega interna del prepuzio, o sul glande o nell'uretra. Una volta che la causa è determinata e le cause/azioni che causano il dolore vengono meno/sono sospesi, il problema dovrebbe cessare.
Dolore e cattivo odore possono anche essere causati da infezioni da lieviti o batteri a causa di una terapia antibiotica, dovuto all'uso di sapone sulla membrana della mucosa del prepuzio, da una dieta impropria, e / o da un sistema immunitario compromesso.


Quali sono i rischi con la circoncisione per adulti?

I rischi della circoncisione negli adulti sono gli stessi della circoncisione in età infantile: emorragia, infezioni, dolore acuto, necrosi, uretriti, risultato antiestetico e sovente la morte. Inoltre ci sono i rischi connessi all‘anestesia (specie in età infantile o dopo i 40 anni). Inoltre, un normale, funzionale, protettiva parte del corpo è perduta irrimediabilmente con la circoncisione. La circoncisione è anche un intervento altamente traumatico e può lasciare i pazienti con grave disagio per settimane o addirittura mesi dopo l'intervento.


Ci sono indicazioni mediche per una circoncisione?
La circoncisione è medicalmente indicata SOLO per le seguenti condizioni: neoplasie rare, gangrena.

"La natura è un amante possessivo, e tutto ciò che lei fa degli errori sulla struttura degli organi meno essenziali come il cervello e lo stomaco, in cui lei non è molto interessata, si può essere sicuri che lei conosce meglio gli organi genitali".
Sir James Spence di Newcastle upon Tyne (1964)


A cura dell'Organizzazione Nazionale dei Centri di Informazione sulla Circoncisione


www.nocirc.org/publish/pamphlet8.html